Continuiamo con la pubblicazione a puntate del libro scritto dal nostro concittadino, Nuccio Sapuppo. In questa raccolta l’autore ha voluto raccontare – in forma di monografie – luoghi, avvenimenti e personaggi figli di Mogliano che si sono distinti per le opere che hanno compiuto nella loro vita.
La Tranceria Veneta è posizionata in via Alta che da Mogliano porta a Marcon passando per il Colmello, una piccola Frazione del Comune di Marcon (VE). E’ stata una delle prime industrie di famiglia insediatesi nel territorio di Mogliano già prima della seconda guerra mondiale, durante la quale subì un temporaneo fermo obbligato dagli eventi bellici ma dopo l’interruzione di solo pochi anni, non appena finita la guerra, riprese l’attività mantenuta ininterrottamente fino alla chiusura definitiva avvenuta negli anni novanta del secolo scorso.
La fabbrica svolgeva l’attività di tranciatura del legname che arrivava in maniera massiccia dalle foreste della Jugoslavia in grossi tronchi d’alberi e passando attraverso a delle macchine sofisticate ed altamente tecnologiche, usciva in fogli sottili di legno che servivano per ricoprire un pannello poco pregiato per conferire al legno una parvenza di maggiore qualità. Questa tecnica si chiama impiallacciatura e viene usata sia nell’edilizia che nell’artigianato.
Per un lungo periodo dopo la seconda guerra mondiale era questo un trattamento che si faceva a tutti i mobili perché costassero meno che non essere di legno massiccio.
L’azienda svolse un’attività fiorente e produttiva raggiungendo il prestigioso fatturato annuo di circa 30 miliardi di lire (15 ML di euro), che all’epoca era una cifra enorme, fornendo occupazione a diverse decine di dipendenti dei comuni circostanti in maggior parte di Mogliano e Marcon.
Il proprietario e fondatore dell’Axzienda,, intrepido ed instancabile imprenditore moglianese vecchia maniera, nei suoi spostamenti in macchina, pare inducesse il suo autista a correre sempre più velocemente per arrivare in orario agli appuntamenti con i clienti e con i fornitori e in uno di quei viaggi d’affari morì in uno scontro frontale a velocità vertiginosa con un’altra vettura che procedeva in senso opposto.
La gestione dell’Azienda quindi passò al figlio maggiore il quale la diresse con la stessa caparbietà del padre, incrementò gli investimenti e raccolse risultati incoraggianti come prima.
L’altro fratello, si chiama Franco, non condividendo i sistemi dirigenziali del fratello maggiore, preferì essere liquidato della sua parte e fondò un’altra Azienda simile a quella di famiglia col nome ‘Tranciati veneti’, che aveva sede nei pressi di Susegana, verso Conegliano..
Oggi l’intera area è stata destinata all’edilizia in parte pubblica ed in parte privata ad uso residenziale e commerciale assicurata delle infrastrutture e di tutti i servizi necessari. L’iniziativa tende a valorizzare il territorio del Colmello, agglomerato di confine fra i due comuni, che funge da raccordo tra le realtà residenziali di Mogliano e Marcon.