La scorsa notte (ora italiana) è andata in scena la 95^ notte degli Oscar. Everything Everywhere All at Once e Niente di nuovo sul fronte occidentale i film più premiati.
HOLLYWOOD – È stata la notte che tutta Hollywood e gli appassionati di cinema attendono per un anno intero. La 95^ notte degli Oscar ha, anche quest’anno, attirato il pubblico mondiale per la consegna dell’agognata statuetta. Poche sorprese e niente “colpi a effetto” come nella scorsa edizione, ma molte emozioni.
A far la parte del leone è stato, come da pronostico, Everything Everywhere All at Once con la vittoria di ben 7 statuette, tutte nelle categorie principali:
– Miglior Film a Daniel Kwan, Daniel Scheinert e Jonathan Wang
– Miglior regista a Daniel Kwan e Daniel Scheinert
– Migliore sceneggiatura originale a Daniel Kwan e Daniel Scheinert
– Migliore attrice a Michelle Yeoh
– Migliore attore non protagonista a Ke Huy Quan
– Migliore attrice non protagonista a Jamie Lee Curtis
– Miglior montaggio a Paul Rogers
La Yeoh è stata la prima donna asiatica (e seconda non bianca dopo Halle Berry) a vincere, meritamente, un Oscar come migliore attrice. La Malese (di origine cinese), dopo molte partecipazioni in film di successo tra i quali il ruolo di Bond Girl in Il Domani non muore mai (1997), La tigre e il dragone (2000) e Memorie di una Geisha (2005), ha sbaragliato la concorrenza interpretando la protagonista del film fantascientifico dei Daniel’s (Kwan e Scheinert). Il suo discorso dopo aver ritirato il premio:
“Per tutti i ragazzi e le ragazze che sono come me e che mi guardano stasera, questo premio è un faro di speranza e possibilità. Non lasciate che nessuno vi dica che avete superato il picco. Stasera, abbiamo infranto quel soffitto di vetro. Questo è per la comunità asiatica, ma anche per chiunque sia stato identificato come minoranza. Meritiamo di essere visti. Meritiamo di avere pari opportunità e di potersi sedere al tavolo. Questo è tutto ciò che chiediamo, dateci questa opportunità, fateci dimostrare che ne valiamo la pena“
Particolare anche la storia di Ke Huy Quan: esordisce da bambino nei film Cult Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) e The Goonies (1985). Dopo qualche altra piccola partecipazione a film e serie Tv negli anni successivi era scomparso dai radar di Hollywood, tornando prepotentemente con questa superba interpretazione. Molto emozionante l’abbraccio con Harrison Ford (suo compagno proprio in Indiana Jones) durante la premiazione sul palco per il miglior film. Il suo collega Corey Feldman nei Goonies lo ha invece chiamato prima della cerimonia per dirgli una frase celebrativa: “Goonies never say die“. Queste le sue parole sul palco:
“Mia madre ha 84 anni ed ora è casa e sta guardando la tv. Mamma, ho appena vinto un Oscar! Il mio viaggio è cominciato su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e in qualche modo sono finito qui. Dicono che le storie come queste siano storie adatte per i film, che si vedono solo al cinema. No, sono storie vere. Possono succedere. Questo è il vero sogno americano. Grazie davvero tanto all’Accademy per questo onore. Sono onorato di essere qui. Grazie anche a mia mamma per tutti i sacrifici che ha fatto per portarmi qui e al mio fratellino che ogni giorno mi ricorda di prendermi cura di me. Grazie ai Daniels. Ma io devo tutto all’amore della mia vita, mia moglie che mese dopo mese e anno dopo anno per ben 22 anni mi ha sempre detto che un giorno, un giorno il mio momento sarebbe arrivato. E ai sogni bisogna crederci e io ho quasi rinunciato. E a tutti voi, ricordate: tenete vivi i vostri sogni. Grazie, grazie davvero di avermi accolto nuovamente. Vi voglio bene“.
Gli altri Premi
Ben 4 statuette per il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale:
– Miglior film internazionale
– Miglior scenografia
– Migliore fotografia
– Migliore colonna sonora originale
Il premio come Miglior attore protagonista è andato meritamente a Brendan Fraser, anch’egli scomparso dai radar di Hollywood da qualche anno, per The Whale, vincitore anche del premio per Miglior Trucco e acconciatura.
Ha detto commosso Fraser: “Ringrazio l’Academy e la produzione A24 e il regista Aronfoski per la possibilità che mi ha dato di salvarmi con The Whale. Avete un cuore da balena, solo le balene riescono ad andare così in profondità. Ho cominciato 30 anni fa a lavorare nel cinema e le cose non sono state sempre facili per me, tornare in superficie non è stato facile ma ci sono persone che me lo hanno permesso come i miei figli, il mio manager, sono molto grato all’Academy.“
Nelle altre categorie Women Taking è stato premiato per la migliore sceneggiatura non originale di Sarah Polley. Pinocchio di Guillermo del Toro ha vinto il riconoscimento come miglior film d’animazione, il premio per il miglior documentario è andato a Navalny di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris. Premiato anche Raghu, il piccolo elefante come miglior cortometraggio documentario, An Irish Goodbye come miglior cortometraggio e Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo come miglior cortometraggio d’animazione.
Ad Avatar – La via dell’acqua è andato l’Oscar per i migliori effetti speciali, a Top Gun: Maverick quello per il miglior sonoro, Black Panther: Wakanda Forever ha vinto l’Oscar per i migliori costumi realizzati da Ruth E. Carter, diventata la prima donna nera a vincere 2 statuette. Il premio per la migliore canzone è andato a Naatu Naatu del film RRR, con musiche di M. M. Keeravani e testo di Chandrabose battendo Lady Gaga con Hold My Hand, presente nella colonna sonora di Top Gun: Maverick.
Infine, il premio Oscar alla carriera è andato a Euzhan Palcy, Diane Warren e Peter Weir e il Premio umanitario Jean Hersholt a Michael J. Fox.
Photo Credits: Oscar.org