Un’antica leggenda viene tramandata sulla Basilica di San Donato di Murano e il Bottazzo di Sant’Albano ed in particolare sul rilievo scolpito che raffigura il leone marciano ed una botticella.
La leggenda narra che nell’anno 1000 alcuni pescatori buranelli videro galleggiare miracolosamente un sarcofago di marmo, che inutilmente cercarono di portare a riva. Ci riuscirono solo quattro bambini perché puri d’animo.
Aperta la cassa vi trovarono le spoglie mortali di Sant’Albano, di S. Domenico, di S. Orso e un barilotto di vino. Da quel giorno i tre santi divennero i protettori di Burano.
I buranelli però ben presto scoprirono che il barilotto, se posto vicino alle spoglie di Sant’Albano, versava ottimo vino senza mai esaurirsi.
Gli abitanti della vicina Murano, gelosi di questo dono, si recarono di notte a Burano e rubarono il barilotto miracoloso che però lontano dalle spoglie di Sant’Albano smise di versare vino.
I buranelli sbarcarono a Murano per riprendersi il barilotto che miracolosamente versava vino in continuazione, ma i muranesi per non restituirlo lo murarono nella parete della basica di San Donato e li è rimasto.
La domanda che in molti si pongono è, se si riuscisse a liberare il barilotto e riportarlo a Burano vicino alle spoglie del santo, riprenderebbe a versare vino per tutti?