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La Direttiva Habitat per la tutela del lupo

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Zanoni (PD): “Dalla eurodeputata leghista Bizzotto parole in libertà sul lupo. La Direttiva Habitat non è il problema, ma la soluzione. Non è colpa di Bruxelles se la Regione Veneto si è mossa con grave ritardo”
 
“Trovo davvero bizzarre le dichiarazioni dell’eurodeputata leghista Bizzotto, stizzita dal fatto che l’Unione Europea voglia mantenere la tutela del lupo evitando di modificare la Direttiva Habitat. Ma davvero pensava, con un’interrogazione, di potere aprire la via per scardinare una delle Direttive ambientali più importanti d’Europa? Forse, come Salvini, è stata contagiata dal delirio di onnipotenza. Sicuramente è stata colpita da quello della superficialità”. Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico interviene sulle dichiarazioni della capogruppo del Carroccio a Bruxelles, che in una nota ha attaccato il commissario Ue all’Ambiente, Karmenu Vella, per aver ribadito la volontà di non toccare lo status di protezione del lupo.
 
“È una Direttiva che ha indicato e continua a indicare la strada per evitare che il lupo provochi danni agli animali negli alpeggi, tramite azioni preventive che funzionano alla perfezione da migliaia di anni: utilizzo di cani pastore e recinti di protezione del bestiame. Proprio grazie a questa Direttiva, la Regione Veneto ha ricevuto cospicui finanziamenti in modo da attuare quelle misure necessarie per aiutare malgari e allevatori. Peccato, però, che si sia mossa con grave ritardo. Bizzotto non se la prenda con l’Europa, diventata il tiro al bersaglio preferito del populismo leghista, ma scriva a Zaia e alla sua amministrazione, totalmente incapaci di risolvere un problema così elementare, dove hanno dato prova di improvvisazione, dilettantismo ed estrema superficialità. Basterebbe leggere gli interventi sulla stampa di qualche allevatore italiano di alpeggio di pecore e mucche, non di Bruxelles, meravigliato per l’accanimento contro i lupi in Veneto e che ha risolto il problema delle predazioni grazie a dei bravi cani appositamente addestrati. Invece la maggioranza leghista di Palazzo Ferro Fini pensa a progetti di legge incostituzionali che prevedono addirittura l’abbattimento”.
 
“Il comportamento della Regione – chiude Andrea Zanoni – è scandaloso, serve soltanto ad aizzare gli animi di malgari e allevatori, senza un approccio utile per arrivare a una soluzione. Come Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali e della natura, con le colleghe Guarda e Bartelle, abbiamo fatto una proposta semplice, a costo zero: poiché il lupo non è vegetariano, basterebbe chiudere la caccia a cervi, caprioli e cinghiali nelle aree in cui è presente, in modo da lasciargli a disposizione le prede che caccia da millenni e non essere costretto a scendere di quota, predando anche gli animali domestici di chi vive in montagna”.

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