Il Segretario metropolitano di Venezia dello Spi Cgil, Daniele Tronco, da noi raggiunto nel suo ufficio di Mestre, ha concesso un’intervista al nostro giornale
Daniele Tronco, nato a Cittadella 66 anni fa, è stato eletto Segretario dello Spi Cgil metropolitano nel 2018 provenendo dall’incarico di responsabile organizzativo dello Spi Cgil regionale Veneto.
• Segretario quale è la sua posizione in merito alla tanto pubblicizzata Quota 100?
Per Quota 100 è stato fatto un accordo con i Caf per presentare le domande entro marzo, ma è inutile accalcarsi tutti il primo giorno. Dobbiamo verificare effettivamente quanto sia conveniente questa modalità, noi siamo convinti che Quota 100 dia una risposta a categorie particolari di lavoratori, ossia quelli che hanno una continuità di contribuzione. Sarà applicata soprattutto nel pubblico impiego dove esiste un blocco come la sanità, gli enti locali, le pubbliche amministrazione. Avremo una forte differenza tra nord e sud.. Al nord avrà un’applicazione superiore rispetto al sud perché al nord esiste una maggiore continuità retributiva mentre al sud vi è molta irregolarità e lavoro nero e quindi applicare quota 100 sarà più difficile. L’inps dovrà dare ai richiedenti la risposta in base alla domanda presentata, risposta che sarà data nei mesi di aprile e maggio, Noi come sindacato ci auguriamo che molte aspettative non rimangano disattese
• Segretario quale ricaduta avrà Quota 100 nel nostro territorio?
Questo andrà verificato. I segnali sono di un certo impatto significativo, come dicevo, nella sanità e negli enti locali ma tutto andrà verificato poi alla prova dei fatti. Da verificare sarà quanta gente abbia interesse ad andar via con Quota 100 od aspettare un poco ed andare con la quota normale. Nella norma c’è una modalità transitoria che permette di andar via con una certa parziale penalizzazione.
• Altro argomento all’ordine del giorno è il Redito di cittadinanza. Quale è il punto di vista del Segretario metropolitano dello Spi Cgil?
Il Reddito di Cittadinanza ha aspetti molto controversi, da questo punto di vista in Italia avevamo già il reddito di inclusine, il Rei, Il reddito di cittadinanza ne estende la fruizione. ma con degli inconvenienti pesanti, infatti bisogna verificare il reddito familiare ed il reddito patrimoniale. Questo istituto, al contrario di Quota 100, sarà molto più utilizzato al sud rispetto al nord perchè al sud vige una situazione economica molto più frastagliata e molto più debole rispetto al nord, al sud abbiamo molta disoccupazione. Noi non siamo contrari pregiudizialmente a questo istituto, siamo scettici rispetto all’impatto che avrà sulla povertà vera presente nel paese e che andava coperta con il rafforzamento del Rei. Il Reddito di Cittadinanza potrebbe essere una modalità che non stimola la ricerca del lavoro anche se viene sancito che dopo tre tentativi infruttuosi l’erogazione venga interrotta. La realtà è che abbiamo povertà vere, molto presenti anche dalle nostre parti, che non vengono incrociate dal Redito di Cittadinanza.
• Segretario parliamo ora dei diritti nascosti dei pensionati.
La domanda è interessante e ci tengo a ricordare che il nostro sindacato pensionati sta conducendo da anni una campagna sui diritti nascosti dei pensionati, Ci sono diritti che i pensionati non conoscono e che possono ottenere, ma a domanda. Ad esempio pochi sanno che raggiunta una certa età e con certi limiti di reddito si ha diritto agli assegni familiari o il diritto all’integrazione al reddito, ma si deve fare domanda. Questo fa si che su una platea di pensionati ad esempio di 100, almeno 30 ha diritto all’integrazione della pensione. Si possono recuperare fino a 5 anni di arretrati. C’è la fila tutte le mattine nei nostri uffici di anziani che si fanno controllare la pensione per questo motivo. Ci sono 4, 5 tipologie di prestazioni che si possono attivare previo domanda. E un’attività poco conosciuta ma che merita approfondimento, molti hanno diritto ma non lo sanno. Tutto questo qualifica il sindacato a tutela degli anziani.