MESTRE (VE) – Già un anno è passato dalla scomparsa di Enrico Della Puppa, per innumerevoli anni colonna portante dell’AD Junior Basket Leoncino di Mestre (VE) sia come Coach che come Direttore Sportivo. Per tantissimi bambini che hanno iniziato a giocare a basket è stato il mentore, il Coach, il Maestro.
Non si può spiegare a parole cosa sia il primo allenatore per un bambino, né tutto quello che abbia fatto o dato, solo per amore della pallacanestro, quest’uomo.
Non si possono spiegare la passione, gli sforzi fatti, lo spendersi.
E, soprattutto, non si può spiegare la sua perdita così improvvisa.
Si può spiegare, invece, l’amore che si è riversato su sua moglie Francesca, ex giocatrice della Reyer Venezia, e sui loro tre figli: Camilla, Tommaso e Alvise.
Si spiega attraverso i leoncini: con tutte le persone in palestra, sia un anno fa che mercoledì.
Per l’occasione infatti, come è stato fatto anche l’anno scorso, la società mestrina in accordo con la famiglia ha organizzato delle gare amichevoli tra aquilotti e scoiattoli del Leoncino e under 15 Leoncino e Reyer femminile under 15 (squadra in cui gioca Camilla) e poi una serata alla pizzeria La lista alla Gazzera con ben 160 persone. Perché è così che lui avrebbe voluto.
Queste le parole della Società sui propri Social:
“Oggi 5 aprile 2023, a distanza di un anno esatto dalla scomparsa del nostro amico fraterno Enrico Della Puppa lo ricorderemo giocando a basket con il sorriso e godendoci una pizza tutti assieme con Francesca, Camilla, Tommaso e Alvise che come promesso non abbiamo mai lasciato soli.
Oggi come un anno fa la tristezza la combattiamo giocando e vivendo in compagnia tra di noi famiglia del Leoncino e delle compagne di basket di Camilla che gioca nella Reyer femminile che ringraziamo e abbracciamo.
Siamo orgogliosi che Francesca sia nel direttivo del Minibasket e che insieme alla sua famiglia abbia potuto vivere questi 12 mesi in un ambiente amico, pieno di affetto e protettivo.
Siamo sempre più convinti che i momenti difficili della vita si superano meglio se stai in palestra e bevi una birra in compagnia.
Uno sguardo al cielo con il sorriso e un grande abbraccio alla famiglia.“
Un uomo che ha dato tutto per il basket, per crescere le nuove generazioni e per cercare di renderle migliori insegnando i valori dello sport, la passione e il sorriso. Ed è stato ricordato così, come lui amava, in palestra a giocare.
Manchi tanto Enrico, ma il tuo insegnamento non è di certo andato perso.
#comeluiavrebbevoluto