Attualità

Il sogno perenne della felicità dell’uomo infelice

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La felicità e come raggiungere uno dei gradini più alti del podio è, senza dubbio, uno dei più grandi obiettivi ma sopratutto interrrogativi che l’uomo si pone.

Nel corso del tempo siamo stati spettatori delle più svariate risposte da parte delle menti più eccelse e ben pensanti che hanno analizzato tale sentimento sotto il profilo biologico, basato oggettivamente nella soddisfazione di bisogni primari; sotto il profilo psicologico e scientifico, perimetro prettamente personale che si manifesta attraverso la gratificazione di complessi meccanismi affettivi ed emozionali; sotto il profilo spirituale, raggiungibile con la semplicità e la serenità dell’anima o da elementi trascendenti e lontani dalle cose terrene; sotto il profilo filosofico, dove il pessimismo e l’ottimismo sono simbolicamente due avversari agguerriti e perennemente in battaglia.

La soluzione sembra, secondo gli esperti, a portata di mano grazie al nostro corredo genetico, cioè quella propensione intrinseca dell’uomo a trasformarsi nel classico “cuor contento” o al pensiero positivo, che fa vedere con una prospettiva più rosea la visione del presente e del prossimo futuro, unito il tutto alla sensazione che la propria vita sia utile, buona e significativa.

Eppure, nonostante gli immancabili consigli degli esperti, le “ricette facili” degli opinion leader presenti nei più svariati canali comunicativi, se ci guardiamo intorno, è sempre più difficile trovare una persona felice che incontrarne una infelice.

Ma come mai?

Forse perchè l’uomo per sua indole, una volta che ha superato una meta o concretizzato un obiettivo se ne pone subito un altro ancora più distante e ripetuto all’infinito?

Oppure perchè fondamentale non riesce ad entrare in contatto con se stesso per capire definitivamente cosa lo fa stare bene per davvero?

Si sa e non è retorica, per essere felici bisogna essere consapevoli di dover attraversare delle fasi negative; gli ostacoli e le avversità che si incontrano nel quotidiano servono a spronarci e a scuoterci per mettere in campo tutte le nostre migliori risorse, necessarie per correggere la rotta portandola sui binari che costituiranno una guida verso la rivoluzione del nostro malessere.

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