Il progetto per la realizzazione del H Campus, presentato alla VIA, dimostra che la maggio parte delle opere infrastrutturali interferiscono con il Parco del Sile, area protetta dalla UE.
L’H-Campus è un luogo di condivisione dove studenti, giovani startuper, docenti ed imprenditori convivono generando un continuo scambio di idee. E’ impegnata una spesa di 101 milioni di Euro di investimenti e coinvolge 51 ettari di Parco e 3.000 persone con un ritorno economico di 8,7 milioni di Euro.
Il Deputato Arianna Spessotto, 5 Stelle, interviene sull’argomento: “Ritengo – precisa la Spessotto – che la scelta fatta da U Farm e da Cattolica di presentare allo screening della VIA solo una parte del progetto per la realizzazione del H Campus, e non la totalità, risponda alla precisa volontà dei proponenti, dettata unicamente da ragioni economiche, di accelerare i tempi di approvazione dell’operazione immobiliare, tentando in tutti i modi di far passare in fretta un progetto altamente impattante per il nostro territorio e per i suoi cittadini”.
“La maggior parte delle opere infrastrutturali, comprese nel progetto complessivo e che interferiscono con il Parco del Sile, area protetta dalla UE, sono letteralmente sparite dal progetto spezzatino presentato alla Commissione VIA. Ciò fa pensare che ci sia la volontà da parte dei proponenti di non sottoporle alla valutazione di impatto ambientale obbligatoria per questo genere di siti”.
“Perché alcune opere – si domanda la Spessotto – come importanti interventi alla viabilità e nuovi parcheggi, ritenuti essenziali alla funzionalità del progetto H-Campus, non sono presenti nel progetto inviato alla VIA? La decisione di inviare alla VIA un progetto solo parziale sembra contraria alle norme nazionali ed europee che vietano il project splitting”.
“Mi auguro quindi – conclude la Spessotto – che in sede di confronto tecnico tutti gli attori istituzionali presenti al tavolo valutino attentamente gli aspetti critici insiti in un progetto che è diverso da quello che è stato sottoposto alla Regione Vento ed ai Comuni interessati e che interferisce pesantemente con aree del nostro territorio sottoposte a tutela per la loro valenza paesaggistica”.
Ruggero Sartorato, membro del direttivo dell’Ente Parco del Sile, interviene sull’argomento e precisa: “ Sul progetto è stato espresso un parere dell’Ufficio Tecnico del Parco. L’intervento di H-Farm dovrebbe essere stato dichiarato di interesse strategico dalla Regione che se vuole andare contro le sue stesse regole, il Parco è un Ente strumentale regionale che applica il piano ambientale agevolato del Consiglio Regionale, potrebbe superare l’eventuale criticità con una variante”.