“Barbie e Ken si erano conosciuti giovanissimi su un set cinematografico; fu un vero colpo di fulmine! Si amavano teneramente e tutti, intorno a loro, sorridevano perché erano una coppia giovane, bella e innamorata. Dopo qualche anno da favola, Barbie, per coronare la loro storia d’amore, cominciò a desiderare il matrimonio ma Ken non ne voleva sapere. Così, dopo ben quindici anni di fidanzamento, decisero di lasciarsi. Da quel momento non furono più gli stessi, Barbie diventò musona e solitaria, dedita al cibo più che alle serate mondane e il suo fisico perfetto cominciò ad appesantirsi. Ken si trasformò in un farfallone irascibile, perso nell’alcool. Gli anni passavano e la loro bellezza cominciò a sfiorire. Anche il successo subì una battuta d’arresto, come pure i contratti di lavoro.
Inaspettatamente, arrivò un’insolita richiesta da parte di un produttore cinematografico che li voleva di nuovo sul set ma alla condizione che fossero nuovamente una coppia innamorata. Così si rincontrarono ancora una volta per una parte in un film “panettone”, dove dovevano apparire legati sentimentalmente. E nuovamente galeotto fu il set!
Passata la breve stagione natalizia dove il film in realtà non realizzò un grande incasso, dovettero fare i conti con la crisi e con il lavoro che non c’era più. Ormai Barbie era diventata esperta nel vendere gioielli e vestiti ai mercatini e anche online. Da tempo aveva rinunciato all’affitto della casa a Malibù (in verità le case di Barbie erano tutte in affitto!) e ora stava vendendo il camper e l’auto. Le erano rimasti solo alcuni tappeti e quadri di un certo valore.
Ken, da parte sua, aveva venduto la Porche e passava le giornate al computer a spedire il suo curriculum a destra e a manca. Ma il loro ritrovato amore compensava tutte le amarezza della vita e poi… finalmente Barbie aspettava un bambino. Dopo tanto tempo era un’occasione unica per lei, ormai ben oltre i quarant’anni! Ken, tra felicità e lacrime di gioia, si domandava come avrebbero fatto…
Pochi giorni prima della data prevista per il parto, ormai senza casa, si erano trasferiti, con poche cose strettamente necessarie, in un vecchio container a forma di televisore che era stato la location di un loro spot televisivo e ora sostava dimenticato in un parcheggio di un centro commerciale. Ken si era dato da fare per rendere quel freddo contenitore un alloggio carino per lui e la sua compagna. Venduti quasi tutti i loro averi, tiravano avanti con i soldi ricavati da quelle vendite.
Si avvicinava il Natale: ogni giorno, alla chiusura del centro commerciale, Ken frugava tra gli scatoloni buttati tra i rifiuti e trovava un po’ di tutto: giocatoli rotti, confezioni di cibo aperte o scadute, carta da imballo stropicciata, decorazioni natalizie, statuette del Presepe, una capanna e perfino un albero di Natale con la punta tranciata. Si affrettava a raccogliere tutto quello che poteva servirgli per addobbare la loro dimora ed era riuscito a realizzare un Presepe composto dalla capanna con dentro le statuette della Madonna, San Giuseppe e il bambin Gesù. Ma Barbie non stava molto bene, era stanca e sentiva la pancia sempre più tesa e pesante…”
Se volete sapere come è andata a finire questa storia potete visitare le casette di legno del quartiere Centro Nord e Est nei giorni di domenica 22 (Centro Nord, Piazza del Marinaio), lunedì 23 e martedì 24 (Est, via Barbiero, Galleria Aldo Moro) dicembre, con orario 10-19.
L’installazione artistica del Natale di Barbie e Ken sarà esposta e raccontata dall’autrice Silvia Moscati.