Il Museo di Archeologia e Storia Naturale di Montebelluna si distingue per la propria iniziativa solidale, concedendo gratuitamente in prestito una sua mostra allestita tra il 2013 e il 2015 al Sistema Museale dell’Università di Camerino. In questo modo, il museo di Montebelluna sostiene la ripresa dell’UniCam in seguito al sisma dello scorso anno.
L’esposizione temporanea “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!” sarà visitabile fino al 7 ottobre presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” a Civitanova Marche. Questa sarà l’ultima tappa di una mostra itinerante che ha coinvolto anche Osimo, Recanati e Macerata, non potendo essere esposta a Camerino a causa del terremoto.
La mostra è incentrata sul raffronto dei prodigi di cui è capace la natura, con i supereroi dei fumetti.
La velocità dei felini viene accostata al supereroe Flash e anche lo scudo indistruttibile di Capitan America non è poi così diverso dai carapaci resistenti dei crostacei. Un’esibizione interattiva e ricca di colore adatta a ogni età che aveva riscosso un grande successo anche a Montebelluna.
Come riporta il quotidiano Oggitreviso, il sindaco di Montebelluna Marzio Favero è felice di questa condivisione culturale:
“Sono due gli aspetti da evidenziare: il primo è quello propriamente scientifico. La mostra realizzata con grandissima competenza dal personale del museo guidato dalla direttrice Monica Celi, ha trovato l’apprezzamento dell’Università di Camerino che prima del terremoto aveva chiesto di averla a disposizione ovviamente alle normali condizioni di prestito oneroso. Visto il prestigio dell’Università di Camerino trova conferma la crescita qualitativa registrata dal nostro Museo. Il secondo aspetto è quello della solidarietà. Dopo la tragedia, l’Università si è rimessa in moto e correttamente, come gesto di solidarietà tra istituzioni culturali, si è ritenuto di procedere con un prestito non oneroso. Un piccolo segno per dimostrare che i valori della cultura uniscono e responsabilizzano. Siamo davvero felici di apprendere che l’Università ha trasformatola mostra in un evento itinerante nelle Marche arricchendola di eventi collaterali e incontrando il gradimento del pubblico, specialmente scolastico”.
Sara Angioni