I cambiamenti climatici stanno imponendo misure normative tali da modificare radicalmente l’utilizzo delle acque superficiali anche nel territorio moglianese. Infatti, questi interventi ricadranno su un bene che per sua natura ha un ruolo centrale nella vita sociale ed economica dei cittadini e produrranno effetti che si evidenzieranno, in primo luogo, in agricoltura e nel paesaggio con importanti conseguenze che a catena giungeranno all’uomo.
Tra le misure indotte dai cambiamenti climatici vi è il Piano di Gestione delle Acque del Distretto delle Alpi Orientali che prevede, al fine di raggiungere gli obiettivi di qualità dei corsi d’acqua previsti dalla Direttiva Europea 2000/60/CE, la graduale sostituzione, entro il 2021, del concetto di Deflusso Minimo Vitale con Deflusso Ecologico. Questo cambiamento lessicale produrrà effetti concreti importantissimi che, oltre a garantire più acqua alla Piave, avrà però quale conseguenza la possibile riduzione dell’acqua di derivazione, con ripercussioni importanti sulla portata dei corpi idrici locali.
“Fridays for future”: incontro/dibattito al liceo Berto sul futuro dei corsi d’acqua e sui cambiamenti prevedibili per agricoltura, paesaggio e vita dell’uomo
Per capirne un po’ di più, l’amministrazione comunale ha promosso un incontro pubblico sul tema “Ripensare l’utilizzo delle acque. Una sfida per il futuro“, che si svolgerà, alla vigilia dei “Fridays for future”, giovedì 14 marzo alle 16.00 presso l’aula magna del liceo “G. Berto” di Mogliano. L’incontro è organizzato, in collaborazione col Liceo, dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua ed è rivolto non solo agli studenti, ma a tutti quei cittadini a cui sta a cuore la conoscenza del futuro utilizzo delle acque superficiali.
Interverranno, oltre al sindaco Carola Arena, e a Oscar Mancini, assessore all’Ambiente, Maurizio Grazio, preside del Liceo Statale “G. Berto”, Paolo Cornelio, tecnico del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Paolo Favaro, presidente del Comitato a difesa delle ex Cave di Marocco, Giuliano Carturan, coordinatore del Parco Agropaesaggistico fra i fiumi Dese e Sile, e Eriberto Eulisse, direttore del Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua che farà da moderatore.
L’opinione pubblica conosce i fiumi del territorio come fiumi di risorgiva, alimentati cioè da acque che sgorgano naturalmente dalle falde sotterranee. La maggior parte della pubblica opinione non sa che la pressione delle falde è diminuita negli ultimi anni e sta diminuendo a causa, anche, dei massicci prelievi effettuati per ragioni antropiche. Questi fiumi, per come ci appaiono attualmente, sono abbondantemente alimentati (in taluni casi per ben oltre il 50%) con acque di derivazione del fiume Piave.
Il dibattito, oltre ad analizzare le problematiche di natura tecnica, si sforzerà di costruire una visione futura delle possibili conseguenze e dei potenziali scenari che verranno a ridefinirsi.
A conclusione, la professoressa Monica Vianello presenterà la proiezione del video “La qualità dell’acqua a Mogliano Veneto”, realizzato dagli studenti del Liceo Berto, relativamente alle problematiche inerenti la presenza di mercurio nelle falde acquifere.