I provvedimenti presi con le più buone intenzioni dalle istituzioni a volte hanno l’effetto contrario. È il caso dei posteggi con sensori istituiti a Mestre, che in alcune zone hanno contribuito ad ammazzare il commercio.
Parliamo di via Verdi e Riviera XX Settembre, dove i pochi parcheggi esistenti sono stati, come in tutte le zone centrali di Mestre, muniti di sensori che fanno scattare l’arrivo dei vigili se entro un quarto d’ora dall’inizio del posteggio non si è provveduto a pagare la sosta.
Questo provvedimento è aspramente criticato dai commercianti della zona, che sono una quarantina.
Arianna Gomirato, titolare della macelleria in via Verdi ci ha detto: “Via Verdi ormai è diventata zona morta. Intanto è zona piena di extracomunitari e frequentata da spacciatori e già questo svia molti clienti. Ora hanno messo i sensori ai pochi posteggi che costano € 1,30/ora: troppo cari”.
“I clienti non hanno il tempo di posteggiare e fare le spese dai commercianti della zona. La via poi è chiusa, vicina a piazza Ferretto dove non ci sono botteghe di vicinato. Per i residenti, molti dei quali sono anziani e si muovono poco a piedi o hanno bisogno dell’auto e di parcheggi facili, i negozi di via Verdi e di Riviera XX Settembre sono gli unici possibili”.
“Bisogna trovare delle soluzioni perché il commercio qui sta morendo. – conclude la Gomirato – Suggerisco per esempio di mettere i posteggi gratis per almeno due giorni la settimana. Questo porterebbe certamente un giovamento. In via Verdi hanno già chiuso due banche, speriamo che altri non le seguano”.