Venerdì scorso abbiamo promesso che ogni venerdì avremmo pubblicato un articolo che denunciasse il fenomeno dei cambiamenti climatici in appoggio alla dimostrazione che la giovane Greta Thunberg fa dallo scorso agosto davanti alla sua scuola.
Ed eccoci, oggi, fedeli all’appuntamento con un nuovo articolo sul cambiamento climatico nella nostra Regione, il Veneto, e a Venezia.
Il confronto dei dati storici indicano che fino alla fine del secolo scorso le cause dei cambiamenti climatici sono state naturali, ma negli ultimi 70 anni è intervenuta anche l’attività dell’uomo, che ha alterato l’effetto serra.
L’anno più caldo degli ultimi 25 è stato il 2017, con un deficit pluviometro del -16% rispetto alla media del periodo 1993/2016.
In particolare, a Venezia i valori medi annuali evidenziano un innalzamento dei mari, come segnalato dal rapporto ISPRA 2016, che nel periodo 1994-2016 si è attestato su 5/6 mm l’anno.
Nel Veneto è stata inoltre registrata una riduzione dei ghiacciai e degrado del permafrost. Nel periodo 1910-2009 la massa del ghiaccio sulle Dolomiti si è ridotta del 49%.
Tutti segnali preoccupanti per la sopravvivenza del territorio veneziano, che appare il più esposto all’influenza dei cambiamenti climatici. La temperatura media nei nostri territori si è innalzata di 1,6 gradi: valore superiore alla media mondiale che è di 1,3 gradi.
È giunto quindi il momento inderogabile e improrogabile che gli accordi presi nella Conferenza sul Clima di Parigi da ben 195 paesi vengano rispettati.
Fonte e foto credit: Rapporto statistico del Veneto 2018