Trascriviamo di seguito il testo integrale di un articolo scritto dal medico veterinario Aldo Giovannella, nostro concittadino, sul tema controverso della possibilità o meno degli animali domestici di trasmettere il Coronavirus all’uomo:
“I NOSTRI ANIMALI DOMESTICI NON TRASMETTONO IL VIRUS ALL’UOMO. QUI LO SPIEGO SUL MIO CANALE YOUTUBE”.
La virologa Ilaria Capua, laureata in medicina veterinaria, durante un collegamento telefonico con Radio Rai per la trasmissione “Caterpillar”, ha detto anche queste parole allarmando non poco i proprietari di animali!
“Uno dei temi toccati è anche quello della diffusione tra gli animali. Un paio di giorni fa è arrivata la notizia del contagio di un gatto domestico”. Ilaria Capua dunque fa capire che anche gli animali, da ora in poi, vanno monitorati in maniera costante. “Essendo un virus di origine animale, ora torna a infettarli. Bisogna così gestire anche l’infezione degli animali, sia domestici come l’esemplare felino, che quelli da reddito, negli allevamenti. E questo sarà un enorme problema di gestione sanitaria pubblica”. Poi si sofferma su altri argomenti.
Queste affermazioni andrebbero contenute e non espresse, fino a quando la comunità scientifica non porti dei risultati inconfutabili e rilevanti.
“Gli animali da compagnia risultano semplicemente vittime del contagio da parte di esseri umani infetti, oltretutto, nel caso di infezione naturale, con forme asintomatiche o paucisintomatiche e con possibilità estremamente scarse di rappresentare un rischio effettivo per la salute umana”.
Per approfondire:
• Emergenza Covid-19 animali da compagnia. Corretta informazione per una sana convivenza
• Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici
L’Istituto Superiore della Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Salute continuano a ribadire: non ci sono prove che gli animali domestici, cani e gatti in particolar modo, possano essere un veicolo attivo di diffusione del virus.
“Vivendo in ambienti a forte circolazione virale a causa della malattia dei loro proprietari, non è inatteso che anche gli animali possano, occasionalmente, contrarre l’infezione. Ma, nei casi osservati, gli animali sono stati incolpevoli vittime. Non esiste infatti alcuna evidenza che cani o gatti giochino un ruolo nella diffusione epidemica”, aggiunge l’Iss.
E allora che cosa fare? La raccomandazione generale «è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente».
Le stesse raccomandazioni che il prof. Rosati ci ha fatto nei giorni scorsi:“Se c’è in famiglia una persona COVID-19 positiva, così come con i familiari deve assumere dei comportamenti prudenti – dall’evitare il contatto ravvicinato all’usare le mascherine e guanti – la stessa cosa dovrebbe essere riservata ai nostri animali domestici: cane e gatto è meglio che possano essere accuditi da persone non COVID-19 positive, cercando di mantenerli a una distanza di sicurezza rispetto alla persona positiva”.
Per approfondire:
Quello che la dott.ssa Capua ha espresso in collegamento telefonico non è stato validato dalla comunità scientifica, pessimo modo a mio parere di fare comunicazione e divulgazione. Forse si ha bisogno di palcoscenico? Forse è troppo sotto pressione in questo momento?
Attualmente a livello veterinario italiano, nelle università di Bari e di Torino sono stati improntati con la collaborazione dei liberi professionisti due studi per valutare la reale possibilità di presenza del virus o degli anticorpi negli animali che vivono con noi in casa e che hanno avuto contatti con persone positive e in quarantena per COVID-19.
Il prof Rosati e i collaboratori ipotizzano che il ruolo epidemiologico di cani e gatti sia marginale se non nullo. E sono d’accordo sul fatto che un po’ di discrezione in più sarebbe stata auspicabile perché in questi casi sono sempre i più deboli a rimetterci e in tempo di pandemia la specie umana dà il peggio di sé!
Vi esorto infine a condividere il presente articolo e a rassicurare le persone invitandole a leggere quest’altro articolo pubblicato dall’organo ufficiale dei medici veterinari, a proposito della dott.ssa Ilaria Capua.