La rassegna prende il via il 12 novembre 2019 nello storico teatro veneziano con lo spettacolo pluripremiato ed irriverente “Sic Transit Gloria Mundi” di Alberto Rizzi con Chiara Mascalzoni
Una donna per Papa. Questa inedita prospettiva è al centro dello spettacolo di apertura: Sic transit gloria mundi. Un monologo irriverente, scritto e diretto da Alberto Rizzi con Chiara Mascalzoni
Con No kids (19 novembre) di e con Manuela Fischietti, si parla della conflittualità fra due luoghi comuni: l’essere madre contro l’essere single, compagna, moglie, amante. Un viaggio che ha come oggetto la maternità e come punto di partenza la scoperta dell’essere incinta: un flusso di pensieri che rappresentano il mondo dentro e fuori la gravidanza. No Kids è la storia di una donna in balia dell’idiozia della TV, dell’asburgico tradizionalismo meridionale, dell’isolamento forzato dalle altre donne libere e in carriera. Un ipotetico prima, durante e dopo la gravidanza passando dal rifiuto della maternità alla sua accettazione, attraversando le degenerazioni possibili dell’essere madre.
Una libera riduzione di un classico di Shakespeare al centro di House Macbeth (26novembre), per la regia di Pier Vittorio Mannucci con Gledis Cinque e Nick Russo. Lo spettacolo si concentra sulla relazione tra Lord e Lady Macbeth, una coppia enigmatica e sfuggente il cui rapporto muta di colpo quando delle voci vomitate dall’inferno suggeriscono che Lord Macbeth possa farsi re. La prospettiva del potere incrina la loro relazione, e al tempo stesso la rafforza, unendoli nel perseguire l’obiettivo del trono, che a poco a poco si trasforma in un’abominevole ossessione. La loro vita diviene un racconto dell’orrore, un tormento continuo che li intrappola in una rete di delitti e accuse reciproche, dando vita a una notte della ragione dove la realtà si fa inconsistente, e incubi e spettri divengono orribilmente concreti; una realtà dove nulla è ciò che sembra, e dove chiunque può essere vittima e carnefice.
Chiude la rassegna il 17 dicembre, Mangia! scritto e interpretato da Anna Piscopo e diretto da Lamberto Carrozzi. Lo spettacolo narra del confuso e tragicomico flusso di coscienza di una ragazza sprovveduta che sogna di affrancarsi dall’emarginazione che vive nella provincia in cui è nata trovando un lavoro nella Capitale. La piece è una tragedia dai tratti grotteschi, vista e vissuta dagli occhi allegri di una giovane donna di paese che, ritrovandosi in una realtà più provinciale e meschina di quello che ha lasciato, reitera fino al fallimento le convinzioni e i comportamenti malati che le ha passato la madre e il contesto sociale di provenienza. È un racconto di formazione che narra la progressiva perdita dell’innocenza della protagonista e il suo finire in pasto a un mondo che non dà sconti ai più deboli.
Gli spettacoli, alle ore 21.00, su prenotazione telefonica ai numeri 041.0991967 – 335.372889 o via mail all’indirizzo [email protected].
Ulteriori info: sito
L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Ca’ Foscari di Venezia e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni”, rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.