Domenica 17 gennaio il gruppo degli esodi Giuliani Dalmati, quelli ancora rimasti in vita, si sono ritrovati per un pranzo augurale a Mestre.
Tutti ormai in là con gli anni, ma tutti ancora fieramente attaccati alla loro terra natia dalla quale furono costretti ad andar via negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.
Dopo l’armistizio del 1945 i territori della Dalmazia e dell’Istria furono annessi alla Jugoslavia di Tito e gli italiano furono costretti a scegliere tra diventare Iugoslavi o abbandonare le loro terre e le loro case e riparare in Italia.
Gran parte di loro optò per la seconda soluzione e negli anni tra il 1946 ed il 1954 si compì il loro tragico esodo in Italia. Numeri importanti, basti pensare che soltanto da Fiume se ne andarono 30.000 italiani, ma altrettanti rimpatriarono da Pola, da Zara e da tutto il territorio costiero ed isole.
La comunità Istriano Dalmata ha costituito una associazione molto attiva tra Venezia e Mestre e molte sono le attività culturali con l’intento di dare continuità alla loro storia e far conoscere a tutti quelle pagine di storia che, purtroppo, una politica miope ha strappato dai libri per decenni.
In questa ottica un folto gruppo di esuli si è ritrovato domenica a Mestre nel Duomo di San Lorenzo per una messa augurale seguita da in allegro incontro conviviale