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La felicità di donare decoro al verde: giornata ecologica a Cimadolmo

3 minuti di lettura

Donare parte del proprio tempo al decoro del territorio, per fare qualcosa di buono per la comunità e per l’ambiente


“Alla Protezione Civile, G.S. Stabiuzzo, La Grangia, Avis, Fanti, Scout, Polisportiva Voluntas, Raccoglitori di Inciviltà Altrui e Pro Loco di Cimadolmo, un sentito grazie da parte mia, dell’Amministrazione Comunale e del Piave. Sono veramente soddisfatto perché siete sempre tutti così disponibili a donare il vostro tempo per ripulire l’ambiente”. Inizia così il ringraziamento sincero di Thomas Ghirardo, consigliere comunale con delega all’Ecologia e alla Gestione dei rifiuti del Comune di Cimadolmo, rivolto alle diverse associazioni e ai cittadini che questa mattina – domenica 20 marzo – hanno preso parte alla raccolta rifiuti organizzata per ripulire l’area verde che costeggia il fiume Piave

Pannelli di amianto, copertoni, taniche, bottiglie, lattine, indumenti, DVD e rifiuti di altro genere, sono stati raccolti nell’arco di una mattinata, per un totale di oltre 90 sacchi di immondizia.

A raccoglierli, un centinaio di persone di ogni età, sensibili al decoro del verde e in particolare a quel territorio che sono in molti a scegliere per un giro a piedi o in bicicletta, o per una giornata immersi nella natura.


Raccogliere i rifiuti per restituire ordine e bellezza alle aree pubbliche

Donare parte del proprio tempo per far riappropriare il paesaggio della sua bellezza, in un’esperienza di cittadinanza attiva volta alla salvaguardia del bene comune, è lo spirito condiviso dal numeroso gruppo impegnato questa mattina nella pulizia di Cimadolmo dai rifiuti abbandonati.

Un appuntamento che si ripeterà anche nel mese di giugno, su iniziativa di SAVNO, e che coinvolgerà tutti i comuni rivieraschi da Belluno a Venezia, in una massiccia operazione di pulizia ecologica.


La sorpresa di Luciano Strabello a Cimadolmo

A portare la testimonianza di questo grande impegno per la cura del verde nato spontaneo, anche il primissimo Raccoglitore di Inciviltà Altrui, Luciano Strabello, invitato dal consigliere Thomas Ghirardo a condividere con i presenti la sua personale esperienza, intrapresa due anni fa a Montagnana (PD).

“Io sono un ciclista di vecchia data. Voi sapete benissimo che per vedere le bellezze della natura o si va a piedi o pedalando. Purtroppo, a piedi o in bicicletta, si vedono anche le schifezze che l’uomo abbandona lungo le strade”. E siccome non riusciva più a sopportare quello che vedeva a bordo strada, due anni e mezzo fa si è deciso a fare qualcosa di concreto. “Ho creato un carretto da attaccare alla bici e mi sono inventato il nome di Raccoglitore di Inciviltà Altrui e ho incominciato a raccogliere i rifiuti dai fossi. Grazie a Facebook c’è stato un buon passaparola, a distanza di un paio d’anni siamo diventati un bel gruppo e anzi, da una ventina di giorni siamo anche una OdV, Organizzazione di Volontariato” ha raccontato l’ex mobiliere, oggi in pensione.
“Da vecchio ciclista che sono, dico che la salita è difficile, però non bisogna mettere giù il piede, ma continuare a pedalare fino alla vetta”.

Accanto a lui anche Moreno Morello, suo collaboratore più stretto, che ha aggiunto: “Il nostro motto non è uscire per pulire il nostro comune soltanto, perché il nostro giardino è anche oltre la siepe di confine, e noi raggiungiamo altri Comuni proprio per portare questo messaggio”.

Da sinistra: Moreno Morello e Luciano Strabello

Alla raccolta di oggi ha risposto anche Corinna di Somma, capogruppo dei Raccoglitori di Inciviltà Altrui nel Trevigiano, che ormai da oltre un anno assieme a numerosi volontari ripulisce settimanalmente strade e parchi dalle immondizie abbandonate. “Anche oggi abbiamo trovato dei rifiuti contenenti i dati personali di chi li ha abbandonati. Altri due episodi simili sono avvenuti anche a Vazzola, dove durante una recente raccolta abbiamo intercettato i proprietari dei rifiuti abbandonati, a cui è stata poi notificata una multa da parte dei Vigili”.

Ma Corinna molto si impegna anche negli asili e nelle scuole primarie, dove insieme a Ketty De Faveri, una delle più attive Raccoglitrici, tiene incontri per sensibilizzare i più piccoli al rispetto per la natura.

Raccogliere i rifiuti abbandonati da altri è un gesto d’amore per il luogo in cui viviamo e dedicare poche ore del proprio tempo libero a questa attività ha delle ricadute di soddisfazione e felicità per tutti.

Se come diceva De André, la felicità non nasce dalla ricchezza né dal potere, ma dal piacere di donare, questa frase sembra ancora più significativa nella Giornata internazionale della felicità, che guarda caso ricorre proprio oggi, 20 marzo.

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