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Gemini Mestre, tornare a casa fa bene: è sua gara 1 contro Pielle Livorno

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Non era una partita qualsiasi. Per Mestre e i Mestrini era La Partita. Attesa solamente 34 anni. E lo spiega bene lo striscione di una curva gremita fino all’impossibile, più di quando gioca la Reyer: “Non ti ho tradito mai”. Raccontare l’incontro di ieri sera tralasciando il contesto è impossibile. Quasi duemilacinquecento spettatori. Nel campo di Trivignano il Basket Mestre ne vede in media 400. Senza contare che giocare in casa, ieri, era un po’ come giocare in trasferta: spazi, luci, misure pressoché sconosciuti (si sono allenati al Taliercio due sole volte) e un tale casino sugli spalti che avrebbe intimorito anche i giocatori più scafati.

MESTRE – Tornare a casa fa bene. Il Basket Mestre 1958 domina tre frazioni di gioco su quattro con una Pielle Livorno che non riesce a prenderle le misure. L’ultimo quarto – vuoi che non diamo un po’ di pathos a po’ po’ di pubblico? – scende leggermente di tono e per cinque minuti fa temere il peggio. Ma non c’è storia. A casa davanti ai Mestrini accorsi in massa c’è solo un risultato: la vittoria.

Che è prima di tutto morale, per la risposta inaspettata della città: “Le nostre più rosee previsioni ipotizzavano 1500 spettatori ed era già un sogno”, spiega la società bianco rossa.

Ma non aveva fatto i conti con i “diversamente giovani” che il basket mestrino di serie A l’avevano vissuto eccome, e sono accorsi in massa, figli e nipoti al seguito, per assistere a quello che è stato, a tutti gli effetti, un evento: Mestre che gioca a basket al Taliercio, la sua casa naturale, 34 anni dopo.

“La Gemini supera la Pielle Livorno e conclude in bellezza una serata che il popolo del basket mestrino aspettava da un’eternità e che si è chiusa con Mestre avanti di 8 al termine di una sfida dal vero sapore playoff in cui la Gemini è stata sempre avanti senza mai riuscire però a scappare, segno – e si sapeva – che ci sarà da lottare in ogni appuntamento” scrive la società.

“La chiamata a raccolta del pubblico che coach Ciocca si augurava solo un mese fa va anche oltre le aspettative – continua – sembra di essere tornati negli anni ’80, per quelli che c’erano a quei tempi sono solo gli specchi a tradire l’annata perché la sensazione è quella”.

LA PARTITA – Il quintetto base bianco rosso si presenta con i lunghi Bortolin e Caversazio, Mazzucchelli in play, Bocconcelli viene scelto per fare coppia in guardia con Conti. Livorno apre con la bomba di Lo Biondo e un libero di Campori, 0-4. Niente paura, il capitano mestrino piazza una bomba da 3 e poi, sul recupero palla Gemini, Bortolin firma il primo sorpasso dando il via ad un quarto in cui la Pielle fatica e non poco.

Nel secondo periodo le difese si chiudono. Un tap in di Bortolin porta Mestre avanti per la prima volta in doppia cifra ma la Pielle accorcia con Rubbini. Gli spazi restano stretti, Bortolin fa il suo per dare ossigeno ai compagni, il livornese Rubbini si carica in spalla la squadra ma la sfida resta a punteggi bassi.

Pausa lunga con Mestre avanti di 5 ma la gara è apertissima. Il terzo periodo parte bene per la Gemini, Bocconcelli trova la tripla: +8 (34-26) e poi appoggia al vetro per il + 10. Il Taliercio s’infiamma.

5’35’’ da giocare e la Gemini è a +12, massimo vantaggio mestrino dell’incontro.

L’ultimo quarto si apre con Gemini con 7 punti di vantaggio. Poi è come se si spegnesse temporaneamente la luce. Qualche errore di troppo e la Pielle intravede una possibilità di rimonta. Ci pensa Conti ad allungare con un tiro da 3 che psicologicamente è oro. Gemini di nuovo avanti di 6. Campori però taglia la difesa mestrina in entrata, Conti forza e sbaglia. Diouf da sotto: è 55 a 53. Il Taliercio soffre ma la tifoseria incalza incessante, ad accompagnare gli ultimi minuti con tutta l’energia possibile, e ti viene in mente quel “non mollare mai” che hai urlato a squarciagola quando avevi molti, moltissimi anni in meno. Ma oggi vale ancora di più.

Livorno manca il pareggio di un soffio su palla persa di Di Meco. Ciocca chiama tempo. Caversazio prende 2 liberi preziosissimi.

Pellicano segna da lontano e sono +6. Il contropiede di Bocconcelli porta la Gemini a +8.

4’38’’ da giocare e il pubblico si fa sentire poi ha un sussulto: Lo Biondo trova la bomba, Caversazio replica con 2 liberi, Rubbini piazza la tripla: 63 a 59. Si soffre.

A 1’23’’ dalla sirena il gesto che dice davvero tanto di questa partita e dei valori della squadra mestrina: gli arbitri assegnano una rimessa a Mestre, Livorno protesta: Bortolin ha toccato. E lui con grande sportività ammette, restituendo palla a Livorno che però ha solo 8” per concludere. L’Universo premia il gesto: D’Ercole tenta la bomba da tre, la palla becca il ferro ed esce. Sul recupero Mazzucchelli invece non sbaglia e sono +6. Il Taliercio respira di nuovo.

Ma se c’è una cosa che lo sport mi ha insegnato, è che i valori contano al di là del colore della maglia. Al 39’’ il livornese Piazza cade a terra dolorante, uscirà dal campo poco dopo. La famigerata curva bianco rossa si alza in piedi e lo applaude, seguita da tutto il pubblico. Livorno intona “c’è solo un capitano”. In quel momento tutto il Taliercio è un sol uomo. E ha la maglia azzurra.

Gli ultimi scampoli di partita raccontano un Bocconcelli che trova la tripla del 68-59. Poi fallo valido di Diouf, 2 liberi di Mazzucchelli a 14’’ dalla sirena. Gemini Mestre – Pielle Livorno 70 – 62.

La curva urla “Tutti in piedi per questo Mestre!”. Si alzano anche i pigerrimi. Il Taliercio è una bolgia. E va bene così.

Appuntamento a mercoledì 17 maggio per gara 2. Stessa ora e, anche se l’appuntamento è infrasettimanale, ci auguriamo stesso pubblico. Chi sta cercando di riportare il basket di Mestre alla gloria lo merita.

Gemini Mestre 70 – Unicusano Pielle Livorno 62

GEMINI MESTRE: Mazzucchelli 16, Pellicano 4, Conti 17, Zinato ne, Di Meco, Bortolin 10, Bocconcelli 12, Caversazio 6, Sebastianelli 5, Sequani ne. All. Ciocca.

UNICUSANO PIELLE LIVORNO: Rubbini 16, Paoli ne, Lo Biondo 9, Diouf 14, Piazza 7, Lenti 3, D’Ercole 5, Almansi 5, Okiljevic, Campori 3. All.: Cardani.

ARBITRI: Di Franco di Bergamo  e Zuccolo di Pordenone.

NOTE: parziali 19-11, 31-26, 52-45. Tiri liberi Gemini 9/12, Pielle 7/11, da 3 9/23 – 11/36, rimbalzi 39-37.

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