“Quello degli attacchi ai monumenti da parte degli eco-vandali sta diventando un rituale stanco che, purtroppo però, ha un costo economico per i cittadini e forse provoca anche danni. Non è un caso che le centinaia di turisti presenti davanti alla Fontana di Trevi abbiano espresso il loro disappunto per questo ennesimo atto sconsiderato. Ci costituiremo parte civile anche in questo processo. Sono sicuro che il Parlamento vorrà presto varare il provvedimento che farà pagare a costoro gli ingenti costi che ogni volta la collettività sostiene”. Lo ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, in riferimento al gesto di una decina di attivisti appartenenti al Movimento Ultima Generazione che nella giornata di ieri hanno gettato un liquido nero – carbone vegetale – nella Fontana di Trevi, in segno di protesta.
Accompagnati dagli insulti dei romani e dei turisti presenti al momento dell’atto, l’incursione degli attivisti non ha fatto attendere l’appello del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Questo blitz comporterà un intervento significativo, costerà tempo, impegno e acqua, perché questa è una fontana a riciclo d’acqua. Ora noi la dovremo svuotare, si butteranno via 300mila litri d’acqua, che è la capienza della fontana”. Quella che per gli attivisti doveva essere una protesta contro i combustibili fossili, per il sindaco Gualtieri è stata una assurda aggressione al patrimonio artistico.
Al termine del blitz di protesta, gli autori sono stati fermati per le operazioni di identificazione dagli agenti di polizia municipale, il cui tempestivo intervento ha di molto limitato i danni al celebre monumento: gli attivisti hanno potuto versare solo due dei numerosi barattoli che avevano con loro.
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