Mestre – Ieri pomeriggio presso il Centro Socio Culturale del Quartiere Pertini si è parlato di carta termica, di Bisfenolo A e S, di spreco di alberi e acqua per la produzione di un prodotto non riciclabile come lo scontrino fiscale.
Un pubblico molto attento e interessato, ha ascoltato l’excursus sulle nuove normative UE che regolano la quantità di Bisfenolo, un reagente che permette la stampa termica sulla carta e la rende non riciclabile.
Sono state fatte ampie valutazioni sul conseguente spreco di alberi e acqua, oltre che di energia e forza lavoro, necessari ad ottenere degli scontrini di carta non riciclabile, di durata limitatissima nel tempo, potenzialmente dannosi per la salute e per l’ambiente.
Una questione di sostenibilità, data la quantità elevata di scontrini emessi, a miliardi, oggi molto più lunghi del passato in quanto vengono scritti anche messaggi pubblicitari, buoni sconto e avvisi commerciali. Tutto questo viene prodotto con il sacrificio annuo di milioni di alberi e di miliardi di litri d’acqua, producendo 300mila tonnellate di spazzatura l’anno.
In California lo scontrino cartaceo è stato vietato già dallo scorso anno, dopo una campagna di sensibilizzazione denominata “Skip the slip” (evita lo scontrino) condotta dalla principale organizzazione americana Green America che si occupa di green economy.
Condotta da Silvia Moscati e Umberto Zane, la conferenza è stata organizzata dall’instancabile Presidente del Comitato Pertini e Circolo Auser Giorgio Rocelli e patrocinata dal Comune di Venezia per “Le Città in Festa”.
Tutti concordi, pubblico e relatori che “si può fare”: la strada dell’invio via mail dello scontrino è già realtà in alcuni punti vendita di importanti catene e anche la grande distribuzione sta iniziando a prendere coscienza di questa opportunità per l’ambiente e l’economia e per la salute degli operatori di cassa, primi tra tutti a dover far i conti con la pericolosità del BPA e del BPS, reagenti chimici pericolosi per la salute umana.