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Esordio vincente per Soncin

4 minuti di lettura

Esordio vincente con la Svizzera per le azzurre di Soncin nella nuova competizione UEFA Nations League. Basta un gol di Caruso. Martedì sfida già decisiva contro la Svezia.

SAN GALLO (SVIZZERA) – Non si poteva chiedere di più al neo CT della Nazionale di calcio femminile Andrea Soncin. Con il campionato di Serie A iniziato domenica scorsa e ancora poca benzina nelle gambe e soli 4 giorni di allenamento per poter conoscere le atlete e preparare la delicata partita con la Svizzera, l’avversario più abbordabile del girone ma anche arrivata agli ottavi negli ultimi Mondiali, la vittoria è già un più che ottimo risultato.

Un gruppo tornato dalla Nuova Zelanda con il morale a pezzi e le ossa rotte tra la cocente delusione dell’eliminazione nella fase a gironi e le mille polemiche che ne sono seguite tra ex CT, Federazione e calciatrici.

Non era semplice tirar su i cocci degli ultimi mesi e ripartire da zero. Ma è proprio questo che Soncin è riuscito a fare, convocando tutte le convocabili e vedendo di persona forma fisica, carattere e amalgama con il gruppo di ognuna delle sue atlete.

Ecco quindi che già nell’undici iniziale rivediamo Piemonte e Galli, non presenti all’ultimo Mondiale, e Giuliani, Bartoli e Lenzini, relegate per lo più in panchina.

Troppo presto per dare un giudizio al suo operato, ma la voglia di imporre il proprio gioco, di pressare alto per riconquistare il pallone nella metà campo avversaria e poi di lottare e soffrire insieme è già una nota lieta. Anche se bisogna ringraziare anche la buona sorte per la grande occasione nel finale di gara della neo entrata Pilgrim che ha colpito entrambi i pali. Se poi guardiamo i numeri, è la sesta volta che un CT debutta in Nazionale vincendo, l’ultimo fu Mancini contro l’Arabia Saudita proprio in questo stadio in Svizzera.

La formazione

Soncin sceglie il 4-3-3 classico delle azzurre in questi anni, anche se in fase difensiva si trasforma in un 4-4-2 con l’allargamento di Galli sulla fascia e la discesa di Cantore nella linea dei centrocampisti. Molte novità in formazione, con il ritorno tra i pali di Giuliani (assente da titolare da febbraio), l’inedita coppia Linari (capitano) – Lenzini centrali di difesa, terzini Di Guglielmo e Bartoli (anche lei impiegata pochissimo al Mondiale). Le giovani Dragoni e Beccari in panchina con le veterane Girelli, Gama e Bonansea.

Tornano nell’11 titolare anche le due giocatrici dell’Everton scartate da Bertolini, Galli a centrocampo (con a fianco Caruso e Giugliano) e Martina Piemonte come terminale offensivo tra Cantore e Giacinti. Entrambe le squadre portano al polso una fascia con la scritta “Se acabó” per solidarietà alle calciatrici spagnole.

La partita

L’Italia parte subito bene, con grinta e voglia di fare e la prima occasione arriva già al primo minuto con la discesa sulla fascia di Cantore, che arriva sul fondo e serve alla perfezione Giacinti, ma la conclusione a botta sicura della romanista viene deviata da Maritz. Lo spavento iniziale sveglia le padrone di casa, che con il passare dei minuti si fanno più intraprendenti senza però riuscire a impensierire Giuliani, impegnata con un tiro dalla distanza per la prima volta al 27’. L’Italia tiene il pallino del gioco e attacca con continuità sull’out di destra, a mancare è solo il guizzo finale e il primo tempo si chiude così sullo 0-0.

Il secondo tempo si apre con l’acrobazia di Piemonte e con l’occasione di Linari sul corner battuto dall’altra giallorossa Giugliano, due chance che dimostrano la voglia delle Azzurre di sbloccare il risultato. Cantore è ispiratissima e dai suoi piedi nascono i principali pericoli per la porta difesa da Peng, che in qualche modo rispedisce al mittente gli assalti italiani.

Il portiere del Werder Brema deve però arrendersi al 64’ alla perla di Caruso (al tredicesimo gol in azzurro, uno ogni 3 partite), che raccoglie un pallone vagante al limite dell’area e di destro disegna una traiettoria che termina la sua parabola sotto al sette. Tutta la squadra si unisce in un abbraccio che coinvolge anche la panchina e il neo Ct, che ‘rompe’ la tensione del debutto con un sorriso che evidenzia tutta la sua soddisfazione per il gioco espresso dalla sua Italia.

Iniziano i cambi: al 71’ entrano Girelli, Glionna e Bergamaschi (anche lei nel gruppo delle non convocate al Mondiale), qualche minuto dopo Greggi e Serturini. Non cambia però l’inerzia del match, anche se a 10 minuti dalla fine la Svizzera va vicinissima al pari con la conclusione della neoentrata Pilgrim che centra entrambi i pali. Negli oltre 8 minuti di recupero la Svizzera si butta in avanti ma l’Italia è unita, nonostante un brivido finale sul misunderstanding tra Giuliani e Linari.

Le azzurre e lo Staff possono finalmente gioire e unirsi in cerchio con tutto lo Staff. Una partenza perfetta, in attesa dello scontro ben più difficile di Martedì a Castel di Sangro contro la Svezia (prima del Ranking Uefa) che poco più di un mese fa ci ha surclassate con 5 gol.

Le dichiarazioni di Soncin

Questo il commento a caldo del neo CT Andrea Soncin: “Ho visto una squadra che voleva a tutti i costi conquistare i tre punti. Le ragazze hanno lottato e si sono aiutate. Ho detto loro che l’esempio da tenere sempre a mente è rappresentato dalle calciatrici che sono subentrate, in primis Girelli, che hanno lottato su ogni pallone per portare a casa il risultato che le altre compagne avevano costruito. È questo lo spirito che ci deve contraddistinguere”.

La situazione del Gruppo 4

La Spagna campione del Mondo non si distrae nonostante la continua protesta contro la Federazione Spagnola scaturitasi dopo il caso Hermoso e va a vincere 3-2 sul campo della Svezia al 96′ grazie al rigore trasformato da Caldentey. Raggiungono l’Italia in testa al girone in attesa delle prossime partite: Italia – Svezia, Spagna – Svizzera.

Le azzurre torneranno in campo martedì (ore 17.45, diretta su Rai 2) a Castel di Sangro. L’ingresso al ‘Teofilo Patini’ sarà gratuito (per le info sulla biglietteria clicca qui).

Il tabellino

SVIZZERA-ITALIA 0-1 (0-0 pt)

Rete: 64’ Caruso (I)

SVIZZERA (4-3-3): Peng; Marti, Bühler, Maritz, Riesen; Sow (dal 63’ Vallotto), Wälti, Reuteler; Terchoun (dal 63’ Lehmann), Bachmann, Piubel (dall’80’ Pilgrim). A disp: Schneider, Herzog, Ivelj, Egli, Xhemaili, Csillag, Mauron, Felber, Aigbogun. Ct: Inka Grings

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Bartoli (dal 71’ Bergamaschi), Lenzini, Linari, Di Guglielmo; Caruso, Giugliano (dal 79’ Greggi), Galli; Cantore (dal 71’ Glionna), Piemonte (dal 71’ Girelli), Giacinti (dall’86 Serturini). A disp: Aprile, Baldi, Gama, Orsi, Cernoia, Dragoni, Beccari. Ct: Andrea Soncin

Arbitro: Lina Lehtovaara (FIN). Assistenti: Heini Hyvonen (FIN) e Tonja Weckstrom (FIN). Quarto ufficiale: Minka Vekkeli (FIN).

Note: ammonite Giugliano, Sow, Terchoun

Photo Credits: Figc.it

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