La festa della donna è una giornata dedicata alla celebrazione del progresso, della lotta e dei diritti delle donne. È un’occasione per riflettere sui successi ottenuti finora e sugli obiettivi che dobbiamo ancora raggiungere per garantire la parità di genere in tutto il mondo.
La storia della festa della donna risale al 1908, quando le donne americane hanno organizzato una manifestazione per chiedere il diritto di voto, migliori condizioni di lavoro e la fine della discriminazione di genere. Questo evento è stato un punto di svolta nella lotta per i diritti delle donne e ha ispirato altre manifestazioni in tutto il mondo.
Oggi, la festa della donna è celebrata in molti paesi, in modo diverso. In alcuni luoghi, viene organizzato un momento di riflessione sulle questioni che riguardano le donne, mentre in altri paesi, vengono organizzate feste, concerti e altri eventi per celebrare le donne e il loro contributo alla società.
Nonostante i progressi ottenuti nel corso degli anni, la parità di genere è ancora un obiettivo lontano. Le donne continuano a subire discriminazioni in molti ambiti, dall’accesso all’istruzione e all’occupazione, alla violenza domestica e sessuale. È importante che tutti lavorino insieme per combattere queste ingiustizie e garantire che ogni donna abbia la possibilità di raggiungere il suo pieno potenziale.
Anche a livello di malnutrizione molti sono i passi che si devono ancora compiere.
Il rapporto dell’Unicef: elevata denutrizione e anemia tra adolescenti e donne
Il numero di ragazze adolescenti e donne in gravidanza e allattamento che soffrono di malnutrizione acuta è salito dal 2020 da 5,5 milioni a 6,9 milioni, con un aumento del 25%, nei 12 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale globale.
Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Kenya, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen rappresentano l’epicentro di una crisi nutrizionale globale che è stata esacerbata dalla guerra in Ucraina e dalla siccità, dai conflitti e dall’instabilità in corso in alcuni Paesi.
Più di un miliardo di ragazze adolescenti e donne soffre di denutrizione (tra cui sottopeso e bassa statura), carenza di micronutrienti essenziali e anemia, con conseguenze devastanti per la loro vita e il loro benessere.
Sono alcuni dei dati contenuti nel nuovo rapporto dell’Unicef ‘Denutrite e dimenticate: una crisi nutrizionale globale per le ragazze adolescenti e le donne’ pubblicato in occasione della Giornata internazionale della donna in cui emerge che le crisi in corso, “inasprite dalla persistente disuguaglianza di genere, stanno aggravando una crisi nutrizionale tra le ragazze adolescenti e le donne che aveva già mostrato scarsi miglioramenti negli ultimi due decenni”.
“La crisi globale della fame sta spingendo milioni di madri e i loro figli verso la fame e la malnutrizione grave – commenta il direttore generale dell’Unicef Catherine Russell – .Senza un’azione urgente da parte della comunità internazionale, le conseguenze potrebbero protrarsi per le generazioni a venire”.
A livello globale 51 milioni di bambini sotto i 2 anni , secondo l’Unicef, soffrono di malnutrizione cronica, ovvero sono troppo bassi per la loro età a causa della malnutrizione. Di questi, circa la metà ne viene colpito durante la gravidanza e i primi sei mesi di vita, il periodo di 500 giorni in cui un bambino dipende completamente dall’alimentazione materna, secondo una nuova analisi contenuta nel rapporto. L’Asia meridionale e l’Africa sub-sahariana rimangono l’epicentro della crisi nutrizionale tra le donne adolescenti e le ragazze, con 2 ragazze adolescenti e donne su 3 sottopeso a livello globale e 3 ragazze adolescenti e donne su 5 con anemia. Le crisi globali continuano a compromettere in modo sproporzionato – conclude l’Unicef – l’accesso delle donne al cibo nutriente. Nel 2021, le donne che soffrono di insicurezza alimentare erano 126 milioni in più degli uomini, rispetto ai 49 milioni in più (degli uomini) del 2019, una cifra che ha più che raddoppiato il divario di genere nell’insicurezza alimentare.