All’inizio di ogni primavera, gli anfibi si destano dal letargo e, a decine di migliaia, migrano in massa verso i corsi d’acqua per deporvi le uova. Per farlo, devono attraversare strade anche molto trafficate, finendo in gran parte schiacciati dalle automobili.
Purtroppo gli anfibi sono dovunque, minacciati d’estinzione a causa della distruzione e sottrazione dell’habitat e dell’inquinamento. Pagano il prezzo salatissimo di essere animali piccoli, schivi e poiché prevalentemente notturni, “invisibili”, per cui la loro esistenza è quasi totalmente ignota, con la conseguenza che si tende a sottovalutare il grande valore dalla loro presenza nell’ambiente. Cibandosi d’insetti e quindi preziosissimi per l’agricoltura, questi animaletti sono anche importantissimi bio-indicatori dello stato di salute dell’ambiente. È in quest’ottica che dovrebbero essere salvaguardati. Sono creature viventi che, in quanto tali, meritano rispetto e anche soprattutto per il fatto che sono indispensabili al mantenimento del delicatissimo equilibrio naturale.
Salvati oltre 270mila esemplari
L’opera di salvataggio, attorno ai Laghi di Revine, è iniziata nel lontano 2003 e questo è il ventesimo anno. Finora sono stati salvati oltre 270mila esemplari.
L’attività da compiere è semplicissima: è sufficiente percorrere il lato strada e raccoglierli prima che raggiungano la carreggiata, riporli in un secchio e liberarli al lato opposto della strada. Il periodo del salvataggio, a seconda del meteo, inizia all’incirca a metà/fine febbraio e si protrae per circa 3-4 settimane. L’azione è compiuta ogni sera dai volontari, appositamente equipaggiati, ed inizia da poco dopo il tramonto e si protrae per c.a. 2/3 ore.
Un appello per trovare nuovi volontari
Purtroppo i volontari sono in difficoltà e anche quest’anno lanciano un appello a tutti coloro a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, con la solita richiesta d’aiuto nell’affrontare questa “emergenza ambientale”, poiché per farvi fronte i “rospisti” di sempre sono insufficienti e urgono rinforzi.
Chiunque volesse condividere questa impagabile esperienza di salvataggio può chiamare il 347.5931683 (anche WhatsApp) o inviare mail a: [email protected] per ulteriori informazioni.