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Donato alla Protezione civile di Treviso un dispositivo all’ozono per sanificare i suoi automezzi

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Durante i mesi di lockdown dovuti al diffondersi del Coronavirus, il popolo veneto si è dimostrato un grande esercito solidale a favore della comunità: tanti infatti sono stati i cittadini che hanno deciso di donare quello che potevano agli uomini in giallo della Protezione Civile, per l’acquisto di macchinari e attrezzature utili per contrastare l’emergenza.

 

Negli ultimi mesi i volontari della Protezione Civile del Veneto si sono resi protagonisti instancabili di numerose operazioni, dalla consegna dei dispositivi di protezione ai Comuni del Trevigiano, alla distribuzione casa per casa dei cittadini delle mascherine, fino alla consegna di pasti e farmaci agli anziani soli, e anche della spesa per le categorie maggiormente in difficoltà.

 

In un momento di profonda emergenza sanitaria e sociale come quella che (ancora) stiamo vivendo, c’è anche chi ha sentito la necessità di fare qualcosa di più, qualcosa che andasse al di là delle donazioni pecuniarie, per quanto generose e preziose esse si siano rivelate. È il caso della Oxygenio srl, un’azienda italiana con quartier generale a Treviso che, in piena emergenza sanitaria, ha voluto donare alla Protezione Civile di Treviso un dispositivo altamente tecnologico da impiegare nella disinfezione profonda degli automezzi. Il tutto senza l’aggiunta di additivi chimici, detersivi o altri prodotti artificiali inquinanti.

 

La tecnologia promossa da Oxygenio, per quanto già nota in alcuni Paesi del mondo tra cui gli Stati Uniti, è impiegata finora esclusivamente nel campo industriale e sanitario, in particolare per il lavaggio della biancheria di ospedali, cliniche e hotel.

 

Oxygenio è l’azienda che per prima, in Italia, ha creato e reso disponibile il suo omonimo prodotto per uso domestico alle famiglie.

Appurato infatti che il Coronavirus può sopravvivere per ore su diverse superfici, il dispositivo Oxygenio si pone come soluzione per igienizzare accuratamente gli ambienti (e gli strumenti!) di lavoro.

 

In un momento come questo, in cui non possiamo dichiararci ancora fuori dall’emergenza, aver donato un aiuto concreto a coloro che si sacrificano in prima linea per contrastare il diffondersi dell’epidemia, è sicuramente un motivo di onore per l’azienda trevigiana.

 

 

Come funziona la tecnologia Oxygenio

Il processo su cui si basa Oxygenio è del tutto naturale e funziona in acqua fredda: il dispositivo del marchio trevigiano produce ossigeno attivo e lo mischia all’acqua, ottenendo una miscela cui vengono aggiunte delle microparticelle di argento, dette ioni argento. Inoltre, tramite una sonda a raggi UV, rafforza e sterilizza il processo ossidante.

 

Se collegato per esempio al tubo di carico d’acqua della lavatrice, permette di lavare e disinfettare il bucato, eliminando il 99% di detersivi e prodotti chimici normalmente utilizzati, e che la nostra pelle assorbe dagli indumenti che indossiamo, dalle lenzuola su cui dormiamo e dagli asciugamani che adoperiamo.

 

L’ossigeno attivo garantisce l’eliminazione della maggior parte degli agenti che inquinano l’aria (quali virus, batteri, muffe, polvere e spore), i quali si sviluppano nei canali di condizionamento o di ventilazione, diffondendosi poi facilmente nelle case e negli uffici. La sanificazione con ossigeno attivo riesce invece in poco tempo a riconvertire l’ossigeno, disinfettando in modo completo gli ambienti in cui viene rilasciato.

 

La sanificazione degli ambienti lavorativi e domestici con l’ozono

Spesso pulire e sanificare sono considerati sinonimi, in verità esprimono due concetti ben distinti. Se il primo indica un’attività ordinaria per curare gli ambienti togliendo in modo accurato polvere e sporco, il secondo precisa un’attività più specifica, che aiuta a rendere sano e salubre un determinato ambiente. Ciò significa eliminare dall’aria organismi e micro-organismi potenzialmente nocivi per la salute umana. In altre parole, un corretto processo di sanificazione migliora la condizione dell’aria che respiriamo.

 

Ogni ambiente quindi, sia esso di lavoro o di abitazione domestica, va ovviamente pulito e sanificato. Tanto più che, nel primo caso, a seguito della diffusione del Covid-19 il DPCM del 26 aprile scorso ha reso ancora più stringenti alle aziende gli obblighi di sanificazione dei locali e degli strumenti di lavoro.

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