Era il 25 marzo del 1300, quando Dante Alighieri iniziava il suo viaggio nell’aldilà come descritto ne “La Divina Commedia”. Una data che dal 2020 è divenuta il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta, istituita dal ministro della Cultura Dario Franceschini.
Ogni anno sono davvero numerose le iniziative e gli eventi promossi nelle varie città d’Italia. Una delle più entusiasmanti, nata per festeggiare il 700° anniversario dalla sua morte, è il Cammino di Dante, il primo percorso a piedi sulle strade medioevali tra Ravenna e Firenze percorse dal Poeta e dai suoi contemporanei, lungo gli antichi sentieri che univano la Romagna e la Toscana, nel periodo in cui fu scritta “La Divina Commedia”.
L’itinerario intende riscoprire le antiche vie che collegavano la città di nascita e di morte di Dante Alighieri.
Sulle tracce di Dante tra cultura, natura e letteratura
Il percorso si snoda attraverso quei luoghi del territorio tosco-romagnolo citati nell’opera o direttamente raggiunti dal Poeta durante gli anni del suo esilio. A tratti questi sentieri coincidono con antiche strade etrusco-romane, facilmente riconoscibili e di assoluta bellezza, a tratti prevedono il passaggio su strade asfaltate, per un totale di 20 tappe da percorrere in senso antiorario. Partenza quindi dalla Tomba di Dante a Ravenna, per arrivare al Museo Casa di Dante a Firenze.
Aperto da maggio fino a ottobre, il Cammino di Dante tra Ravenna e Firenze non è solo un percorso sportivo, ma anche culturale, artistico, filosofico e spirituale. “La Divina Commedia” nasce proprio in questa dimensione, intrisa di personaggi, natura, castelli e paesaggi, oltre ai dubbi che ogni essere umano si pone attraverso un cammino, relazionandosi con il proprio sé.
Se molti aspetti di questa dimensione sono rimasti intatti, altri sono perlomeno poeticamente ricostruibili, e varrebbe la pena ripercorrerli con le stesse difficoltà e bellezze dell’epoca medievale, addentrandosi quindi nelle suggestioni che passo dopo passo hanno accompagnato i pensieri di un uomo sensibile di quell’epoca. Attraverso il Cammino di Dante prepariamoci a riscoprire allora gli incantevoli paesaggi della Romagna e del Casentino, riviviamo le glorie dei Conti Guidi e dei loro castelli intrisi di storia e di misteri, ci immergiamo nelle acque dolci e limpide dell’Acquacheta, ammirando con incanto le Foreste Casentinesi e respirando l’aria fresca dei suoi eremi… un posto dove l’uomo ritrova se stesso e la sua spiritualità più intima.
Fonte: www.camminodante.com