C’è grande emozione a casa di Bruna Munarin, moglianese doc, che domani 12 marzo compirà 100 anni e festeggerà quest’eccezionale traguardo con i figli, Adriana e Luigi, con i parenti insieme ad amici e vicini di casa. E il nipote Joe, con sua moglie Maggie, sono già arrivati da Brisbane, Australia!
Bruna era rimasta orfana della mamma a 11 anni, insieme ai suoi cinque fratellini; accadeva spesso allora, in campagna, tra la povera gente, morire presto per malattie oggi curabilissime, oppure di parto.
Cresciuta con i fratelli dopo che il papà era mancato, anche lui molto giovane, per una banale infezione, aveva trovato nell’amatissima nonna paterna, l’indispensabile sostegno.
Negli anni Cinquanta i suoi fratelli emigravano chi in Brasile, chi in Australia; lei in Belgio, insieme al marito appena sposato!
Era stata velocissima ad apprendere il francese e si prestava ad accompagnare per uffici ed enti, i connazionali emigrati che non sapevano neanche leggere, figuriamoci una nuova lingua! Una mediatrice culturale ante litteram!
Poco dopo la tragedia di Marcinelle, con due figli piccoli, la coppia fece ritorno a Mogliano.
La mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica, riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani.
Oggi Bruna è nonna orgogliosa di tre nipoti: Ilaria, Matteo e Giovanni e grande esperta di accoglienza, dopo le sue esperienze! Alina, ucraina, la sua preziosa assistente, vive con lei da 17 anni, dopo aver accudito anche il marito Giovanni.
E poi c’è l’amica cinese e altri vicini di casa di varie nazionalità.
Si prepara dunque una grande festa, con molte sorprese e non mancheranno il Sindaco Davide Bortolato e l’Assessore al Sociale Giuliana Tochet a festeggiare Bruna Munarin.