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Da principesse delle favole a regine della casa, e l’incanto svanisce

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Mogliano – Le “Disincantate” hanno conquistato il pubblico del Teatro Busan, sabato sera. Tutto esaurito per questo straordinario musical.

MOGLIANO VENETO – Può  succedere di divertirsi e anche di commuoversi se sul palcoscenico, 6 attrici bravissime, mettono in scena una realtà poco fiabesca e molto realista della vita al femminile.

Dieci eroine si ribellano al mito della fanciulla, succube e indifesa, che vive  nell’attesa del principe azzurro e del quale si innamorerà appena questo poggerà lo sguardo su di lei. Subito dopo si sposeranno, lei diventerà la regina della casa e, infine, non vivranno felici e contenti.

Lo stereotipo diffuso dalle pellicole di Walt Disney, già presente nella tradizione letteraria dei fratelli Grimm o di Charles Perrault, viene messo in crisi dalla sfrontate principesse che, nel musical dal titolo “Disincantate” affrontano le loro insicurezze, i loro rimpianti, la loro debolezze, le loro diversità e la loro normalità di donne. Vogliono realizzarsi e non essere imprigionate in modelli preconfezionati e così affrontano la vita senza la certezza di quel lieto fine.

Sul palco del Busan, a Mogliano Veneto, l’insolito gruppo formato da una Biancaneve con la stoffa del leader,  una Cenerentola svampita, una Bella Addormentata,  talmente addormentata  da rischiare di perdersi le occasioni da solista, insieme a Tiana, de La principessa e il ranocchio, con Ariel, una sirenetta in calze a rete che rimpiange le sue pinne barattate per l’amore di un uomo, con la trascinante e tremenda Rapunzel, una Mulan che si scopre essere attratta da Cenerentola, Badroulbadour e Pocahontas che domanda al pubblico: “…ma sapete come mi sento io?”, ha incantato il pubblico molto partecipativo.

Clara Maselli, Giulia Mattarucco, Elisa Siragusano, Elena Mancuso, Khomolchanok De Pace, Gloria Enchill, Khomolchanok De Pace, sono le incredibili e bravissime interpreti,  accompagnate al pianoforte della “fata madrina” Eleonora Beddini.

L’opera nasce dall’idea di Dennis T. Giacino, un ex insegnante di storia, che, durante una lezione sull’insediamento coloniale in Virginia, si chiese come sarebbe stata la vera Pocahontas nel 1616, rispetto all’immagine della ragazza giovane, dai lunghi capelli neri, conosciuta nel film d’animazione del 1995. 

L’adattamento italiano, curato e diretto da Matteo Borghi, con le liriche italiane di Nino Pratticò, la direzione musicale e vocale di Eleonora Beddini e le coreografie di Luca Peluso, è prodotto da Giuseppe Di Falco in collaborazione con Montessori Brescia Società Cooperativa Onlus, su licenza di Broadway Licensing.

Non possono mancare i complimenti alla direzione artistica, del Teatro Busan di Mogliano, per la scelta, premiata da un pubblico calorosissimo.

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