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Coronavirus, a Singapore cani robot controllano il distanziamento sociale

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Tecnologia all’avanguardia per la sorveglianza a Singapore

 

Visto il periodo di pandemia da COVID-19 gli inventori e ingegneri della società americana Boston Dynamics hanno dotato la città di Singapore un robot per il controllo delle aree pubbliche. E’ dotato di telecamere e dedicato all’attività di sorveglianza nel parco di Bishan-Ang Mo Kio, a Singapore.

 

Ha il compito di verificare e che le persone rispettino il distanziamento sociale. Quando ciò non accade fa risuonare, attraverso un altoparlante, un messaggio registrato. Il governo di Singapore ne ha approvato la sperimentazione, per due settimane, si chiama Spot e le sue forme ricordano quelle di un cane.

Spot il cane robot è equipaggiato con telecamere che gli consentono di fare una stima del numero dei visitatori del parco. Non traccerà gli individui attraverso il riconoscimento facciale e non collezionerà dati personali per rispetto delle normative sulla pricavy.

 

Al momento il robot è impiegato in un’area di 3 km del parco Bishan-Ang Mo Kio e viene sempre accompagnato da un dipendente. Se la prova avrà successo, verrà impiegato negli orari di punta.

 

Sviluppato con quattro zampe, è più efficiente rispetto a quelli dotati di ruote: riesce in questo modo ad aggirare ostacoli ed è adatto a spostarsi su diversi tipi di terreno. È dotato anche di sensori di sicurezza per individuare persone e oggetti nel raggio di 1 metro.

 

Singapore registra  il numero di casi di coronavirus più alto nel Sud-Est asiatico. Nell’ultimo periodo c’è stata una forte accelerazione: in sole due settimane il numero è raddoppiato a 20.000 casi.

 

 

Dove l’abbiamo già visto? Sembra un altro scenario distopico della serie futuristica Black Mirror nell’ultima stagione Westworld su Netflix.

Il racconto Metalhead parte da presupposti non molti diversi da quelli di Duel e Alien, dedicando i suoi 40 minuti ad una storia scarna, serrata ed essenziale, tutta giocata su una messa in scena curatissima. La regia di David Slade ( Hard Candy, 30 giorni al buio, Breaking Bad)  alterna con sapienza un’isteria frenetica a momenti di decompressione.

 

 

Il un mondo post-apocalittico  gli esseri umani vivono come vagabondi e predoni, cercando oggetti e scarti utili per la sopravvivenza. In questo mondo vigilano E robot spietati che controllano gli umani.

 

La somiglianza del robot sta solo nella forma in quanto l’intento invece del robot Spot è quello di nascere per svariati utilizzi: da ispezioni termiche e radioattive, alla consegna di materiali a distanza (ad esempio anche medicinali), l’indagine di aree pericolose da remoto; c’è addirittura chi lo ha usato per performance artistiche.

 

 

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