Domenica 9 maggio il simbolico carretto giallo trainato da una bicicletta accompagnerà il gruppo di volontari impegnato nella pulizia delle strade e dei parchi
Quando si dice l’unione fa la forza. È questo il motto che unisce i volontari del gruppo Raccoglitori di Inciviltà Altrui, che questo fine settimana arriveranno anche a Cimadolmo (TV) con l’obiettivo comune – e importantissimo – di ripulire strade e vie del territorio dai rifiuti abbandonati a terra.
Se maleducazione e mancanza di rispetto per l’ambiente sono nemici da combattere insieme, l’esercito del carretto giallo è pronto a entrare in azione armato di sacchi, guanti, pinze e carrelli, allo scopo di restituire un aspetto sano e decoroso al territorio fuori dalla porta di casa propria.
Iniziative di questo tipo si traducono in nobili manifestazioni eco-friendly, che migliorano il territorio, ne rendono i cittadini partecipi e affiatati, creano comunità, e soprattutto educano le nuove generazioni – il futuro – a tematiche fondamentali come la salvaguardia della natura e del paesaggio, il riciclo e l’ecologia.
È con questo spirito di collaborazione che l’iniziativa si rivolge a uomini, donne e bambini di ogni età e nazionalità, al fine di avviare una cooperazione tra coloro già sensibili ai temi ambientali e chi semplicemente desidera fare qualcosa nel proprio piccolo – e perché no, cominciando dal far riappropriare il territorio della bellezza che si merita.
I territori da ripulire questo weekend sono tre: Cimadolmo, Codognè e San Vendemiano.
Le giornate di raccolta si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative vigenti anti Covid.
Unici requisiti richiesti: scarpe, vestiti comodi e il gilet di alta visibilità (oltre a guanti e mascherina).
In territorio cimadolmese il ritrovo è fissato al pattinodromo in via dello Sport, dove vi è ampia possibilità di parcheggio e di creare il campo base per il deposito dei carrelli utili ad agevolare la raccolta dei rifiuti.
Chi non potesse partecipare all’uscita del 9 maggio potrà unirsi alla causa nelle successive domeniche del mese.
Ma come è nato il gruppo Raccoglitori di Inciviltà Altrui?
Tutto nasce dalla volontà di una donna. Corinna Di Somma, per la precisione. Originaria delle Cinque Terre, ma trevigiana d’adozione, Corinna è di professione rappresentante nel settore della sicurezza in azienda, è anche mamma e moglie, appassionata di footgolf e montagna.
Stanca di indignarsi alla continua vista di bottiglie di plastica, lattine, mozziconi e cartacce abbandonati lungo le strade o nei fossi, un giorno ha preso due guanti e un sacco nero ed è uscita di casa per iniziare a raccogliere tutta l’immondizia lasciata in giro.
Complici la zona rossa assegnata al Veneto e il passaparola, Corinna si è lanciata con impegno in questa iniziativa, nel mese di gennaio di quest’anno.
“Il tutto è nato spontaneamente dalla mia personale volontà di non girarmi più dall’altra parte, bensì di passeggiare senza più vedere spazzatura abbandonata, che purtroppo è in abbondanza. Così ho iniziato con un sacchetto – racconta – poi, non riuscendo a trasportare tutto da me perché troppo pesante, ho preso un carrello della spesa. Andavo in giro da sola con questo carrello e il gilet di alta visibilità addosso, e la gente mi fermava per farmi i complimenti”.
Nel frattempo i Social hanno contribuito alla diffusione del suo operato e piano piano hanno iniziato a contattarla sempre più persone per unirsi a questo lodevole progetto.
Presto si è venuto a formare un gruppo numeroso, che nei mesi scorsi ha battuto il territorio di Mareno di Piave, Vazzola e Tezze, collezionando sacchi di immondizia da una parte e un grande senso civico tra i partecipanti dall’altra.
“Siamo felici di trovarci e di passare qualche ora all’aria aperta per fare qualcosa di buono per noi e per gli altri. La tutela dell’ambiente è una sfida che solo insieme possiamo vincere”, conclude.
E a rendere Corinna ancora più felice è la notizia che in questa eco-battaglia non è sola, perché idealmente al suo fianco, nel Padovano, c’è un commilitone a darle man forte. Si tratta di Luciano Strabello, pensionato 64enne di Montagnana (PD), che in sella alla sua bici raccoglie e porta a smaltire i rifiuti incontrati durante le sue pedalate. Luciano è il primo Raccoglitore di inciviltà altrui, nonché l’ispiratore del gruppo di volontari fuori provincia capeggiato da Corinna.
Un uomo e una donna di grande esempio, che potrebbero facilmente coinvolgere altre città d’Italia.