Il Popolo della Famiglia: “Nazisti? Bruciavano cultura. Il gender è sbaglio della mente umana”. Domani 21 febbraio l’avvocato Gianfranco Amato sarà all’hotel Cà del Galletto per una conferenza sul gender.
Come prevedibile e previsto, non sono mancati gli indebiti accostamenti tra il rogo dei libri gender anticipato da Lorenzo Damiano e i tristemente noti roghi di libri nella Germania nazista senza tenere conto di una cosa. Come confermano dal Popolo della Famiglia, infatti, “vi è un’enorme differenza tra i roghi di libri dei nazisti di ieri e un provocatorio falò di libri gender oggi. Nella loro scientifica criminale follia i nazisti bruciavano delle opere che erano la tradizione, la cultura, l’identità di un popolo. Se privi una persona delle sue radici, della sua storia, la rendi un numero, un individuo isolato senza appartenenza, e questo i nazisti lo sapevano”.
Il candidato Lorenzo Damiano precisa: “I libri gender non sono né tradizione né cultura né storia né identità. Come ha ribadito Papa Francesco sono uno sbaglio della mente umana che mina il sano sviluppo psico-fisico dei più piccoli”. Il fine di questa ideologia è chiaro: “C’è un pericolo molto più subdolo di un ipotetico e scenografico rogo ed è quello che sta mettendo in pratica l’ideologia gender attraverso i suoi “soldatini”: se sostituiamo nelle scuole scrittori quali Dante o Manzoni a scrittori moderni che magari descrivono una fellatio tra ragazzi che perfino la Procura della Repubblica ha ritenuto “educativa”, idonea per essere letta nelle scuole a ragazzi minorenni, é poi lecito chiedersi come faranno i nostri giovani a comprendere l’amor patrio, la cultura del lavoro, del rispetto, della famiglia e della vita se non sanno nemmeno più capire la differenza tra essere uomo e essere donna. Queste ideologie inculcate nei più giovani (e “ricettivi”) rendono gli adulti di domani privi di appartenenza, ugualmente senza storia, ugualmente dei numeri privi di identità come facevano in quella Germania. Chi sono, dunque, i nazisti oggi?!”
Lorenzo Damiano, infine, ribatte: “Provocazione a parte, ribadisco che si è trattata di una provocazione per far venire a galla l’ideologia del gender che la cultura di sinistra tenta di inculcare
nelle menti dei nostri ragazzi e contemporaneamente di nascondere. Invece esiste eccome una volta in Parlamento faremo in modo di bloccare la vendita di questi libri sul mercato che se non altro dovrebbero essere vietati ai minori di 18 anni. I nostri bambini devono crescere in pace, nessuno deve permettersi di toccarli con un dito”.
Per approfondire queste tematiche domani all’hotel Cà del Galletto di Treviso alle ore 20.45 interverrà l’avvocato Gianfranco Amato, segretario nazionale del movimento, il primo a denunciare l’ideologia del gender in Italia.