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Cittadino tunisino scatenato aggredisce autisti ACTV e agenti delle Volanti. Arrestato

3 minuti di lettura

Nel pomeriggio di domenica 16 giugno personale della Squadra Volante della Questura è intervenuto in via Colombo a Mestre per la segnalazione di un uomo che aveva aggredito un autista dell’ACTV.
 
Gli Agenti, intervenuti prontamente sul posto, hanno rintracciato e fermato l’aggressore, che risultava essere un cittadino tunisino N. O. di 35 anni, che all’atto del controllo manifestava un atteggiamento oltraggioso  e violento nei confronti degli Agenti intervenuti.
 
L’uomo si è tolto la maglietta con fare provocatorio, riferendo testuali parole:

“Lasciatemi andare via, uccidetemi, andate a ‘fanculo”
 

In seguito si è scagliato violentemente contro un Agente, colpendolo al viso.
 
Nella circostanza, al fine di preservare la sua e altrui incolumità, gli operatori di Polizia hanno applicato le manette di sicurezza al cittadino tunisino che non desisteva dal suo intento, continuando a dimenarsi con forza, urlando, sputando e cercando di colpire con dei pugni gli Agenti costretti ad usare anche le fascette in velcro in dotazione.
 
Nel caos della situazione, un altro Agente è stato colpito alla schiena e al volto, sporcandosi col sangue della ferita alla mano del tunisino.
 
Una volta bloccato, il soggetto è stato trasportato con fatica all’interno dell’autovettura di servizio e accompagnato presso la sede della locale Questura. Durante il tragitto ha colpito più volte e violentemente con la testa il divisorio in plexiglass dell’autovettura di Polizia.
 
Nemmeno una volta giunto presso gli Uffici l’uomo ha desistito dal suo atteggiamento scatenato, tanto da rendere necessario l’intervento di altri operatori di Polizia, in presenza dei quali continuava nel suo comportamento violento, aggressivo e non collaborativo, offendendo gli agenti e cercando ripetutamente di colpirli. Tanto che gli stessi si sono visti costretti a far uso dello spray urticante.
 
Durante l’intera permanenza presso gli Uffici, N.O. non ha calmato la sua agitazione e, sebbene disteso per terra e assicurato con le manette di ordinanza e con le fasce in velcro, ha continuato a dimenarsi e a sputare contro gli Agenti.
 
Accortisi che la ferita alla mano dell’aggressore continuava a sanguinare, i poliziotti hanno richiesto l’intervento di personale medico del 118 SUEM, che ha provveduto a trasportare il soggetto presso l’ospedale SS Giovanni e Paolo di Venezia, per le cure del caso.
 
Durante il trasporto lo straniero non ha smesso di essere aggressivo e violento con gli Agenti e nemmeno con personale sanitario, sputando contro chiunque si avvicinasse e colpendo all’occhio destro un infermiere, che per quanto patito si è occupato dei dovuti accertamenti clinici per attivare l’eventuale profilassi medica.
 
Presso il pronto soccorso, il soggetto ha mantenuto il suo stato di agitazione e di aggressività costringendo il personale medico a sedarlo per poterlo assistere.
 
Dai successivi accertamenti clinici è risultato che lo stesso presentava un tasso alcolemico di 1,6 g/l nonché risultava essere positivo all’assunzione di sostanza stupefacente del tipo Cocaina.
 
Sulla base degli elementi raccolti, gli agenti hanno proceduto all’arresto del cittadino tunisino, poiché resosi responsabile dei reati di tentata rapina, lesioni, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.  
 
Dell’avvenuto arresto è stata data comunicazione al P.M. presso il Tribunale Ordinario di Venezia, che ha disposto che l’arrestato venisse trattenuto presso le locali celle di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida e del contestuale giudizio con rito direttissimo da tenersi la mattinata seguente.
 
Per le percosse subite, anche gli Agenti intervenuti sono ricorsi alle cure mediche presso l’ospedale di Mestre, dal quale sono stati dimessi con una prognosi di tre giorni s.c. per contusioni post traumatiche da colluttazione.
 
Lo straniero risulta avere svariati precedenti per reati contro il patrimonio, al persona e in materia di stupefacenti, risultando inoltre non ottemperante all’Ordine del Questore di Venezia a lasciare il territorio dello stato italiano.
 
Nel processo tenutosi lunedì 17 giugno, il giudice ha convalidato l’arresto, comminando al cittadino tunisino la pena di due anni e due mesi di reclusione e 440 euro di multa, pena sospesa con conseguente immediata scarcerazione, e ha emesso il divieto di dimora nella regione Veneto.

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