Nella mattinata di ieri, a Montebelluna i militari dell’arma locale, al termine di attività condotta per svariate ore in nottata, hanno tratto in arresto per rapina aggravata, violazione di domicilio aggravato, danneggiamento aggravato, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, due individui di nazionalità marocchina, un 24enne e un 22enne (un terzo soggetto è tutt’ora attivamente ricercato) e denunciato una minorenne in stato di libertà per tentato furto in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la ragazzina, nel pomeriggio di ieri, si trovava presso l’abitazione di un connazionale ventunenne, dimorante a Volpago del Montello da cui si allontanava per farvi ritorno in seguito con tre conoscenti, pretendendo di entrare in casa in compagnia di questi.
Al diniego del ventunenne padrone di casa i tre stranieri si allontanavano facendo ritorno dopo poco, muniti di bastoni e pietre, con i quali infrangevano la porta di ingresso, e una volta avuto accesso in casa, iniziavano a distruggere arredi e suppellettili e a colpire tutti i presenti all’interno in quel momento.
In particolare, il padrone di casa riportava ferite da taglio guaribili in 10giorni, un diciottenne marocchino un trauma cranico guaribile in una ventina di giorni, un diciannovenne marocchino ferite da taglio su braccia e volto guaribile in 10giorni.
Mentre era in atto l’aggressione, la minore, approfittando della circostanza, asportava una consolle da gioco e un telefono cellulare che lasciava momentaneamente all’esterno della casa.
A seguito della richiesta di soccorso pervenuta dalle parti lese, intervenivano in loco pattuglie del radiomobile montebellunese e delle stazioni dei carabinieri di Volpago e Nervesa della Battaglia.
I tre aggressori, pare dopo aver sottratto alle parti lese alcuni telefoni cellulari, insieme alla giovanissima tentavano la fuga a piedi nei campi adiacenti l’abitazione. Due di essi e la minore venivano definitivamente bloccati. Su disposizione delle autorità giudiziarie, i due giovani dopo l’arresto sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Treviso mentre la minore è stata deferita in stato di libertà.
Indagini sono ancora in corso, anche finalizzate ad approfondire ulteriormente i contorni della vicenda.