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Cantieri per la prevenzione del rischio idraulico a Mogliano

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Gli interventi del Consorzio di bonifica Acque Risorgive saranno spiegati alla cittadinanza nel corso di un incontro giovedì 14 giugno al Centro sociale

 
Dal Dese allo Zero, passando per la Fossa Storta, sono numerosi gli interventi che Acque Risorgive ha realizzato, in cantiere o in progettazione nel territorio moglianese. Si tratta di lavori e opere grazie ai quali il Consorzio di bonifica persegue alcuni degli obiettivi prioritari della sua attività: la riqualificazione ambientale e la riduzione del rischio idraulico.
 
Per fare il punto della situazione sugli interventi programmati, di comune accordo con l’assessorato alle Politiche ambientali del comune di Mogliano Veneto, è stato programmato un incontro con la cittadinanza giovedì 14 giugno, alle 20.45 presso il centro sociale di piazza Donatori di Sangue.
Dopo i saluti del sindaco Carola Arena, sarà l’assessore Oscar Mancini ad introdurre la serata che proseguirà con gli interventi del presidente di Acque Risorgive Francesco Cazzaro e del suo direttore Carlo Bendoricchio.
 
“Una serata dedicata alla scoperta delle dinamiche che regolano i principali aspetti idrogeologici dei corsi d’acqua del nostro territorio. Il nostro obiettivo è quello di rendere partecipi i cittadini alle azioni necessarie per migliorare la qualità dell’acqua, la tutela della biodiversità, la riduzione del rischio idraulico, la fruizione dei beni collettivi e indivisibili alla luce della direttiva europea. Una delle misure fondamentali è rappresentata dall’applicazione del Deflusso Ecologico (DE) in ogni corso d’acqua naturale: il volume d’acqua necessario a garantire la prosperità dell’ambiente acquatico e a fornire i servizi collegati all’utilizzo delle acque. Il metodo per la formulazione del valore è stato definito nel dicembre 2017 dall’Autorità di Distretto Alpi Orientali, oggi in via di sperimentazione”, anticipa l’assessore all’ambiente, Oscar Mancini.
 
E proprio durante l’incontro verranno resi noti anche i risultati della prima sperimentazione sul territorio del deflusso ecologico, attività, che ha interessato anche il fiume Zero, finalizzata al raggiungimento entro il 2022 di un nuovo equilibrio idraulico che tenga conto, come sollecita la normativa UE Quadro Acque (DE 2000/60/CE), sia della salvaguardia del fiume che dei benefici collegati all’utilizzo delle acque.

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