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Boom pagamento elettronico: a Mestre l’uso del bancomat è cresciuto del 25% negli ultimi 2 anni

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Adico ha sondato il terreno nella terraferma veneziana con il coinvolgimento di alcuni “addetti ai lavori”, negozianti del centro città che offrono diversi prodotti o servizi. E’ emerso che negli ultimi due anni è aumentato in media del 25% l’utilizzo del bancomat per pagamenti che fino a prima era impensabile non effettuare con banconote e monete.

MESTRE ( VE). A Mestre, la maggior parte dei clienti paga con bancomat o carte di credito, anche se l’uso del contante è ancora predominante nei negozi di vicinato come i fruttivendoli e i panifici.

Questo è il risultato di un’indagine condotta dall’Adico, che ha coinvolto negozianti di diversi settori. Negli ultimi due anni, l’uso del bancomat è aumentato del 25% in media, soprattutto nei supermercati e nei ristoranti, dove il 70-80% degli incassi è effettuato con pagamenti elettronici.

Anche nei bar, il pagamento elettronico sta diventando sempre più popolare, con un aumento del 25%, e molti clienti pagano anche un solo caffè con carta di credito.

Tuttavia, nei negozi di vicinato, il contante è ancora il metodo di pagamento preferito, anche se l’uso delle carte elettroniche è cresciuto del 15%.

Nei panifici e nei tabaccai, dove l’importo medio degli acquisti è inferiore ai 5 euro, solo il 10% dei clienti paga con bancomat o carta di credito. Tuttavia, nei negozi di frutta e verdura, dove il valore della spesa è maggiore, il pagamento elettronico è utilizzato da circa il 20% dei clienti.

Il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini, ritiene che il pagamento elettronico renda i pagamenti tracciabili, riduca l’evasione fiscale e aumenti la sicurezza per i cittadini. Inoltre, molti negozianti sono diventati più disponibili all’uso del bancomat e della carta di credito, anche per importi molto bassi.

Tuttavia, alcune decisioni del governo non favoriscono la lotta all’evasione fiscale, come l’affermazione che le tasse per i commercianti sono un “pizzo di stato”, che può giustificare le resistenze di alcuni commercianti all’uso del pagamento elettronico.

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