Le visite
Il progetto finanziato dalla Regione Veneto con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sarà rivolto nei prossimi mesi alle donne donatrici di AVIS Mirano tra i 40 e i 49 anni. Operativamente prevederà tre fasi: Webinar informativi per sensibilizzare le donne alla prevenzione della salute, visite di screening in collaborazione con la Casa di Cura Giovanni XXIII e campagne di promozione della prevenzione con particolare accento sulle patologie più frequenti nelle donne. «Il progetto è molto importante, soprattutto in questo momento di pandemia in cui le persone rinunciano alle visite specialistiche per il Covid 19 – spiegano Matteo Giordan, presidente di Avis Mirano e Laura Zanardo vice presidente vicario. – Il tumore al seno è uno dei più diffusi ma anche uno dei più curabili se diagnosticato in tempo». La medicina di genere, o meglio la medicina genere-specifica, consiste nello studio dell’influenza del sesso (termine che comprende anche aspetti socioculturali e psicologici), della fisiologia e delle malattie che colpiscono sia gli uomini che le donne. Differenze tra i sessi, infatti, si osservano nella frequenza, nei sintomi e nella gravità di numerose malattie, così come nella risposta alle terapie e nelle reazioni avverse ai farmaci. Molto rilevanti sono anche le differenze negli stili di vita, spesso diversi tra uomini e donne, e nella risposta a nutrienti e contaminanti ambientali. Esistono perciò delle patologie che colpiscono gravemente le donne (il tumore al seno, 1^ causa di morte da tumore nelle donne, o il tumore all’utero), ma che possono essere curate con una diagnosi precoce. Si rammenta che sono tanti gli studi scientifici che hanno dimostrato l’importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l’incidenza delle malattie, della mortalità e per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita.
I webinar
Pensati sempre per le donne (ma non solo) partiranno il 19 marzo anche i Webinar dedicati al tumore al seno, alla medicina di genere e al tumore all’utero (nel mese dell’ottobre rosa). Capofila del progetto sarà AVIS Mirano che, per la realizzazione, ha richiesto la collaborazione di AIDO Mirano e la presidente Flavia Petrin, e AIDO Santa Maria di Sala con il presidente Sandro De Liberali. Un lavoro di squadra, mosso dall’obiettivo di lanciare una campagna di promozione della salute attraverso piattaforme social, depliant e locandine, con un focus di riguardo per le patologie più frequenti nelle donne.
«In questo periodo storico, dove gli incontri informativi svolti in presenza risultano di difficile esecuzione – spiega Zanardo – gli strumenti informatici diventano un mezzo efficace per la realizzazione di eventi di promozione della salute. I confini territoriali si perdono e le associazioni territoriali possono contribuire a promuovere la salute coinvolgendo un pubblico territorialmente più ampio con una conoscenza locale dei bisogni». Con questo progetto si desidera far acquisire alle donne una maggior consapevolezza delle patologie tipiche dell’universo femminile, in modo da ridurre il rischio dell’insorgere della malattia.
La campagna
Fondamentale la campagna di sensibilizzazione che si attuerà non solo con l’avvio di webinar, visite e promozione di uno stile di vita sano, ma anche con del materiale digitale, utile per ottenere azioni concrete di prevenzione. Un progetto, peraltro, che non si fermerà a livello locale. Infatti, grazie alla collaborazione di Avis Regionale Veneto, Avis comunali, dell’Avis provinciale Venezia e di altre realtà del Terzo Settore, il progetto potrà avere una diffusione regionale. Inoltre, per quanto concerne le attività di formazione, il sostegno più grande arriverà dalla Scuola di Formazione Interregionale del Triveneto, con cui Avis Mirano ha già collaborato nell’organizzazione di eventi formativi. A livello extra-associativo ci sarà, invece, la partnership di associazioni del dono quali Aido Mirano e Aido S. Maria di Sala, da sempre sorelle nei ruoli svolti.
La Casa di Cura Giovanni XXIII
Il Presidio Ospedaliero Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso è una struttura polispecialistica privata, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale e tra le più rinomate in Veneto. Prima nella regione, e quarta in Italia, per la protesica all’anca e al ginocchio, il Presidio Ospedaliero di Monastier è una struttura d’eccellenza anche per la spalla, l’urologia, la senologia e la medicina sportiva. Annovera professionisti di alto livello, oltre a una strumentazione all’avanguardia come il Robot da Vinci, la piattaforma più evoluta per la chirurgia mininvasiva, e macchine per la diagnostica di ultima generazione come la Risonanza Magnetica 1,5 Tesla con intelligenza artificiale o il Tomografo Assiale Computerizzato Somatom Drive a doppia energia.
In ambito senologico, alcune aree sono state riservate alle pazienti sottoposte a cure per il trattamento della neoplasia alla mammella, così da favorirne l’accoglienza in un momento della loro vita già molto critico. La diagnostica e cura del tumore alla mammella è infatti un’altra eccellenza, dopo l’ortopedia, della Casa di Cura “Giovanni XXIII”.
La struttura di Monastier è in grado di offrire alla donna un percorso completo dalla diagnostica, alla parte chirurgica, al post intervento con riabilitazione. Come anticipato sopra, ad assicurare l’efficacia del trattamento, è anche l’impiego di strumentazioni in grado di ottenere diagnosi molto precise, riducendo al minimo l’esposizione delle pazienti alle radiazioni. Per esempio, il CAD Stream, presente nella Casa di Cura di Monastier, è il più potente elaboratore presente sul mercato, che consente di individuare, in pochissimi secondi, la presenza o meno di lesioni neoplastiche al seno. Ancora, il Mammografo con Tomosintesi, la TAC a 128 strati, la Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.
In conclusione, si ricorda il percorso riservato alle donne per la prevenzione del tumore al seno. A loro è stata dedicata una zona del nuovo settore senologico, nella quale attendere prima di sottoporsi singolarmente a ciascuna prestazione.