“La sicurezza nel divertimento è una necessità: è impensabile caricare di ulteriore lavoro le Forze dell’ordine, a cui va il nostro plauso e la mia più incondizionata fiducia. Il diritto a divertirsi nella ‘movida’ in città o nelle occasioni private non può essere scaricato a Polizia e Carabinieri, che non possono fare da balie a chi non sa divertirsi rispettando le regole”.
Così l’assessore regionale alla Formazione, Istruzione e Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, ha espresso il proprio plauso all’iniziativa di un’azienda di servizi di sicurezza e investigazione del Bassanese di offrire gratuitamente agli enti pubblici del Vicentino il proprio apporto durante gli eventi del periodo natalizio.
“La Regione Veneto – ricorda l’assessore – è stata la prima amministrazione regionale a definire un protocollo formativo dedicato alla figura di ‘addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi’: l’attestato rilasciato dopo un percorso formativo di 90 ore, valido in tutto il territorio italiano, è uno dei requisiti indispensabili per l’iscrizione nell’apposito elenco istituito presso ciascuna Prefettura. Dal 2015 ad oggi la Regione ha approvato 50 corsi di formazione, dei quali 36 già avviati, per un totale di quasi 400 allievi e 3240 ore di formazione già svolte”.
“Recenti fatti di cronaca – continua Donazzan – hanno posto l’accento sulle problematiche legate alla movida e all’organizzazione di eventi da parte dei privati: faccio riferimento non solo al tragico caso della discoteca di Corinaldo, ma anche, ad esempio, all’intervento di qualche giorno fa a Vicenza degli agenti della Polizia di Stato che nel tentativo di sedare una rissa hanno rischiato il linciaggio” .
“Le competenze degli ‘addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi’, professionisti specializzati nella sicurezza e della gestione di eventi di massa – conclude Donazzan – servono proprio a garantire una buona collaborazione tra vigilanza privata e forze dell’ordine e a far vivere in sicurezza anche il divertimento”.