«Solidarietà e vicinanza ai familiari, agli amici e ai colleghi dell’operaio trevigiano morto fulminato nel cantiere della Spv tra Mason e Marostica. È la seconda morte all’interno dei cantieri della Pedemontana, l’ennesima tragedia nei luoghi di lavoro del Veneto dove si sta consumando una strage silenziosa e inaccettabile. L’infortunio sul lavoro non è mai una fatalità: c’è bisogno di investire in prevenzione, a partire dalla Regione che ha tutte le competenze in materia di tutela e sicurezza del lavoro».
I consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi E Uguali), Patrizia Bartelle (Italia In Comune) e Cristina Guarda (Alessandra Moretti Presidente), dopo l’infortunio mortale sul lavoro avvenuto stamane in uno dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta in provincia di Vicenza, interrogano la Giunta regionale chiedendo urgenti interventi in materia di sicurezza sul lavoro. “ALTRO TRAGICO INCIDENTE NEI CANTIERI DELLA PEDEMONTANA: OPERAIO MUORE FULMINATO. LA GIUNTA REGIONALE INTENDE INTERVENIRE PER PORRE FRENO ALLA STRAGE IN ATTO NEI LUOGHI DI LAVORO DEL VENETO?”, questo l’oggetto dell’interrogazione a risposta immediata depositata oggi.
«Zaia e la sua Giunta si sono impegnati più volte a intervenire su questo fronte. Ma cos’hanno fatto finora per porre fine a quella che è una vera e propria strage nei luoghi di lavoro del Veneto? Sono 69 i caduti sul lavoro nella nostra regione nel 2018: un morto ogni 5 giorni. L’anno scorso Zaia ha sottoscritto con i sindacati e le parti datoriali il “Piano strategico per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori”. Era prevista l’assunzione di 30 nuovi tecnici della prevenzione negli Spisal già a partire dal 2018, dove sono? Nessuno li ha visti», concludono i consiglieri regionali.