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27 gennaio: giornata della Memoria in ricordo della Shoah

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All’incirca ottant’anni fa iniziava lo sterminio degli Ebrei da parte del regine nazista tedesco, che per numero di vittime è stato il genocidio più paradossale e assurdo dell’intera storia del mondo.
 
Io mi sono chiesto più volte cosa possa avere spinto Hitler a decidere, ad un certo punto della sua irragionevole e demente carriera politico-militare, la indiscriminata condanna a morte in massa di quel popolo. Non ho trovato una sola risposta che potesse essere razionale per una mente sana come la mia e non malata come quella del Führer e che potesse giustificare quella presa di posizione e quella assurda determinazione che lo portò poi al reale sterminio degli Ebrei.
 
 
 
 
Io trovo che pulizia etnica, motivi razziali o simili affermazioni, non siano altro che delle parole senza senso, usate soltanto per mettere a posto, se possibile, la propria coscienza davanti alla storia. Credo anche che siano delle prese di posizione assurde, frutto di una mente malata e distolta nei confronti dei propri simili. La cosa che rende ancora più efferata quell’azione e più incomprensibile quel comportamento irragionevole, alla nostra intelligenza è che tutto quel processo di morte venne eseguito con una metodologia impeccabile e talmente categorica da mirare scrupolosamente alla distruzione totale del popolo ebreo.
 
L’olocausto e l’annientamento subiti dagli Ebrei non trovano nella storia del mondo altri esempi a cui possano essere paragonati, per le dimensioni e le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista per l’occasione. Ebbe inizio nel 1933 con la promulgazione delle funeste leggi razziali, emanate in Italia anche da Benito Mussolini, che si rese consapevole complice di quell’efferato genocidio, e fino al 1945 riuscì a produrre circa sei milioni di cadaveri da bruciare barbaramente interi dentro a dei forni crematori.
 

 
Noi ogni anno onoriamo la memoria delle vittime degli Ebrei perché ritenuti dai nazisti indesiderabili o di razza inferiore a quella ariana che vantavano loro, per motivi politici o razziali, ma non dobbiamo dimenticare lo sterminio di più di altri dieci milioni di persone che furono vittime dell’Olocausto nel resto del mondo, a cominciare dalle popolazioni slave dei Balcani e dell’Europa Orientale e quindi tutti i prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche, gruppi religiosi, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici, tutte persone innocenti ed inermi.
 
Per tutti loro purtroppo noi oggi non possiamo fare altro che recitare nel silenzio della nostra mente una preghiera affinché perlomeno riposino in pace in Paradiso.
 
 

A cura di Nuccio Sapuppo

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